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Il treno è bloccato alla stazione di Carsoli. "Nessun assistenza ci è stata fornita" ha aggiunto il viaggiatore. "Abbiamo avuto solo due bottigliette d'acqua, una dalla Croce Rossa ieri sera intorno alle 22 e un'altra dal capotreno". "Stiamo raccogliendo le firme - ha aggiunto - per rivolgerci ad un avvocato o ad un'associazione dei consumatori per eventuali richieste di risarcimento".
Quello del treno Roma-Avezzano non è comunque un caso isolato: anche i passeggeri del regionale Roma-Cassino hanno dovuto passare una notte all'addiaccio: il loro convoglio è rimasto fermo a Zagarolo per oltre 12 ore per una serie interminabili di ostacoli.
Un viaggio da incubo per i circa 400 studenti, pendolari e professionisti, molisani ma non solo, che viaggiano ogni giorno verso la capitale. L'odissea comincia ieri alle 12.40, quando il treno Roma-Campobasso porta un ritardo abissale e i viaggiatori diretti in Molise decidono di avventurarsi sul convoglio per Cassino: alle 14.45 la partenza, ma dopo pochi chilometri il primo intoppo. Le condizioni meteorologiche sono pessime, il treno si ferma per un paio d'ore. Quando riparte, in mezzo alla tormenta, non riesce ad andare oltre la stazione di Zagarolo (Roma), dove un traliccio sembra essersi abbattuto sulla linea ferroviaria.
Dalle 17 circa comincia un autentico calvario: ritardi, sovrapposizioni, incomprensioni, che non fanno altro che rallentare l'eventuale ripartenza. Che non ci sarà fino alle 2.15 di questa mattina. Fino a quel momento a dar loro conforto, un assessore del Comune di Zagarolo, esponenti dell'amministrazione di Palestrina, i carabinieri e i volontari della Protezione civile regionale del Lazio, che portano cibo, coperte e bevande calde.
Ora il convoglio è giunto a Frosinone per i viaggiatori molisani l'incubo non è ancora terminato: da qui, se le strade sono percorribili, cercheranno di trovare un pullman che li porti a destinazione.
