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EGITTOTragedia nello stadio: scontri causano 73 morti

01.02.12 - 21:36
Morti e oltre 1000 feriti allo stadio di Porto Said in Egitto al termine di una partita di calcio fra due squadre locali
Keystone
Tragedia nello stadio: scontri causano 73 morti
Morti e oltre 1000 feriti allo stadio di Porto Said in Egitto al termine di una partita di calcio fra due squadre locali

IL CAIRO - È salito ad almeno 73 morti il bilancio provvisorio dei violenti scontri fra tifosi in uno stadio di calcio a Port Said, in Egitto. Lo dicono fonti ospedaliere. Gli scontri tra tifosi (almeno 73 morti) nello stadio di Port Said, al termine della partita di calcio tra la squadra locale al Masry e la più titolata al-Ahly, sono scoppiati quando centinaia di ultrà locali hanno invaso il terreno di gioco, dando vita a una vera e propria caccia ai giocatori avversari. E ciò benché la partita, la 17ma del campionato egiziano, si fosse conclusa con la prima sconfitta stagionale (3-1) della formazione del Cairo.

Elicotteri portano via giocatori - L'esercito egiziano ha inviato elicotteri a Port Said per portare via dallo stadio i giocatori e i tifosi della squadra ospite, al Ahly, ancora bloccati all'interno della struttura dopo gli scontri sanguinosi. Lo hanno riferito fonti militari.

Guerra pianificata tra tifosi - Le due squadre di calcio egiziane El Masrj e Al Ahlj, hanno una "lunga storia di ostilità alle spalle, sfociata spesso in scontri violenti fra opposte tifoserie". Lo scrive il quotidiano 'Egypt indipendent' online, secondo il quale anche in "tempi recenti i supporter dei due club si sono affrontati violentemente".

Commentando quanto accaduto allo stadio, il medico della squadra Ahly, Ehab Ali, ha parlato di "una guerra pianificata" e ha chiesto l'apertura di un'inchiesta oltre alla sospensione di tutto il campionato di calcio. Ali ha descritto "scene di completo caos all'interno del campo di calcio, invaso dai tifosi".

Secondo il reporter di Al Jazira dal Cairo, Rawya Rageh, da "quando è scoppiata la rivoluzione nel Paese, in molte partite di calcio si sono verificati episodi di estrema violenza per la mancanza delle forze dell'ordine".

Duro il commento del giocatore dell'Ahli, Mohamed Abo Treika, al canale tv della sua squadra: "questo non è il calcio, è una guerra e la gente è morta davanti ai nostri occhi. Non ho visto nessuna ambulanza e neanche forze di polizia".

'The Egyptian Gazette' online che cita fonti di polizia anonime nell'obitorio dell'ospedale di Port Said aggiunge che "molte delle vittime sono uomini delle forze dell'ordine, oltre ai tifosi". Un altro giornale online riferisce che negli scontri a Piazza Tahrir nei mesi scorsi fra sostenitori e oppositori dell'ex presidente Mubarak, erano anche presenti tifoserie dei club calcistici della capitale: Al Ahly Sport Club, seguito da milioni di egiziani, e la squadra Al Zamalek.


 

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