Nelle 21 foto scattate da Felipe Mesa, tema dei maxi-poster che hanno fatto della zona un museo a cielo aperto, sono ritratti i volti degli "eroi" del quartiere, uomini e donne che i 200 studenti della scuola Paolo Sesto hanno scelto come modelli di vita: gente comune, ma tutti promotori di "Pace e riconciliazione", così come si intitola il programma che ha promosso l'iniziativa.
Tra i protagonisti fotografati c'è Maria Oquendo, che ha allevato i suoi 14 figli cucendo come sarta, il parroco Federico Carrasqilla, per il suo impatto sui cuori degli abitanti, Jonathan Uribe, che guida la scuola gratuita di rap, e Olga Jaramillo, che a 83 anni tiene una copia della foto sopra il suo letto, dove è costretta a causa delle sue gambe malandate. Con le sue mani però ha contribuito a costruire il quartiere, quando le strade non esistevano e si era costretti a camminare in mezzo al pantano.
La foto di Jader Garcia invece è vicina alla stazione Popolare, sopra un negozio di moto. È un imprenditore che fornisce lavoro agli abitanti del quartiere e che appoggia padre Carrasquilla nel suo progetto di auto-costruzione di abitazioni dignitose.
Questi protagonisti ancora non sono abituati a vedersi rappresentati nelle gigantografie sparse per il quartiere. La vista dalle cabine della funicolare è spettacolare: è un omaggio alla forza di volontà, alla forza dei sentimenti, a questi piccoli eroi, dal cuore enorme, più grande dei loro ritratti.