Nel decreto, Abu Mazen non indica nuove date e si limita a precisare che il voto amministrativo dovrà essere programmato solo quando vi saranno condizioni idonee in tutti i Territori palestinesi: vale a dire sia in Cisgiordania (controllata dall'Anp), sia nella Striscia di Gaza (passata nel 2007 sotto il potere di fatto degli islamico-radicali di Hamas).
Già rimandate più volte, le elezioni municipali avrebbero dovuto tenersi a luglio, ma erano saltate in attesa dell'attuazione del cosiddetto accordo di riconciliazione sottoscritto al Cairo nei mesi scorsi fra Fatah, il partito di Abu Mazen, e le fazioni raccolte attorno ad Hamas. Attuazione rimasta tuttavia finora sospesa.
Alla fine la commissione elettorale di Ramallah le aveva annunciate per ottobre nella sola Cisgiordania, accusando Hamas di fare ostruzione. Una decisione che la fazione islamica ha criticato da Gaza come illegittima, adducendo la necessità di formare organismi comuni - sulla base delle intese di 'riconciliazionè - prima della convocazione delle urne.