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ITALIARuby, "Gli dissi che ero minorenne"

16.02.11 - 12:16
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Ruby, "Gli dissi che ero minorenne"

MILANO - Le carte parlano chiaro e incastrerebbero il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi: Ruby ha soggiornato ad Arcore quindici volte in settantasette giorni. Berlusconi le offrì pure uno degli appartamenti di via Olgettina ed è proprio in quell'occasione che la giovane marocchina ha dichiarato di essere minorenne.

"... Berlusconi mi prese da parte e mi condusse in una stanza dove restammo soli. Mi disse che la mia vita sarebbe cambiata e, anche se non ha mai parlato esplicitamente di rapporti sessuali, non è stato difficile per me capire che mi proponeva di fare sesso con lui". Queste le dicharazioni di una giovane scappata di casa di fronte ad un uomo molto ricco: "La mia vita sarebbe cambiata...".

Berlusconi - come riporta il sito "La Repubblica" quella notte, non promette soltanto. Come afferma Ruby:"Berlusconi mi consegnò una busta con 50mila euro...".

Ancora Berlusconi non conosce l'età della ragazza: "Fino a quel momento, la sera del 14 febbraio, Berlusconi sa che ho 24 anni. La volta successiva, mi ricordo era in marzo, l'autista di Emilio Fede viene a prendermi in via Settala, dove abitavo allora. Torno ad Arcore e là, parlando con le altre ragazze invitate, vengo a sapere che chi stava con lui, con Silvio, poteva avere la casa gratis. Alcune ragazze mi dissero di avere avuto a Milano 2 un appartamento con cinque anni di affitto pagati". E ad una ragazza senza soldi e scappata di casa la cosa non può che fare gola. "A Berlusconi avevo detto falsamente di avere ventiquattro anni e di essere egiziana. Quando mi propone di intestarmi quella casa, dovevo dirgli come stavano le cose. Non potevo più mentire. Gli dissi la verità: ero minorenne ed ero senza documenti".

Berlusconi non soltanto non dice nulla, ma propone l'idea che ora lo vede indagato per concussione: "Dirai a tutti che sei la nipote di Mubarak così potrai giustificare le risorse che ti metterò a disposizione".

Qui subentrano le testimonianze dirette delle ragazze e quello che Ruby chiama nell'interrogatorio "il rito dell'harem". Ma fino ad ora nessun reato. Ciò che incastrerebbe Berlusconi avviene a marzo, quando vuole consegnare l'appartamento alla ragazza. È qui che la ragazza confessa di essere minorenne e tuttavia Berlusconi non modifica le sue intenzioni.

Ruby ne è quasi contenta e ciò si palesa nelle sue conversazioni telefoniche: "Quell'altra, Noemi, è la pupilla, io sono il culo". Almeno dino alla notte dell'arresto della giovane. Qui Ruby mette a verbale l'ultima frase del premier: "Ci potremo rivedere una volta che hai compiuto la maggiore età". 

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