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ITALIAI bunga bunga raccontati da Ruby

10.02.11 - 10:30
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I bunga bunga raccontati da Ruby

MILANO - I racconti di Ruby agli inquirenti si prestano sempre meno a equivoci. Molti gli elementi che sottolineano come gli ultimi mesi della vita del Premier Silvio Berlusconi siano pregni di incontri "particolari" con numerose ragazze.

E dalle confessioni di Ruby - come si legge sul sito La Repubblica - si torna indietro di un anno, allo scorso San Valentino: "La prima volta che incontrai Silvio Berlusconi era il 14 febbraio del 2010, il giorno di San Valentino. Ad invitarmi è Emilio Fede, ma non mi dice dove andiamo. Dice solo che mi porta ad una festa". È la prima volta che la ragazza marocchina, ancora 17enne, scortata con un'auto blu e una macchina dei carabinieri, arriva ad Arcore e incontra Berlusconi. Fatti questi che le indagini sul tracciato del telefonino confermano.

È in quel San Valentino che Ruy rubacuori sentirà parlare di bunga bunga: "Berlusconi - racconta Ruby - spiega che è una formula che ha appreso da Gheddafi e che indica i giochi dell'harem. In questa occasione, Berlusconi mi regala un vestito di Valentino, bianco e nero e con cristalli Swarowsky, e alle 2.30 torno a casa".

Gli incontri proseguono, come Ruby stessa conferma: "A marzo del 2010 vengo invitata di nuovo da Berlusconi. Sono l'unica vestita e servo da bere a Berlusconi un sanbitter".Ruby quella notte dormirà ad Arcore: "La porta della camera da letto di Berlusconi è aperta, non resisto alla tentazione e vado a sbirciare", Ruby fa intendere di vedere il Premier "occupato" e quando lui se ne accorge la rimprovera. Successivamente Ruby viene invitata ancora: "Mi diceva che le mie scollature sono tropo vistose", e allora Berlusconi le regala alcune collane: "Berlusconi diceva che la collana avrebbe reso più accettabile il décolleté".

Il quadretto si conclude con i fatti ormai noti come quella della casa in via Olgettina e delle foto che rafforzano il quadro accusatorio. In una di queste il Premier è ritratto dietro a un grande tavolo ovale, ma invece che essere circondato dai suoi famigliari o collaboratori, intorno ha un sacco di ragazze, le solite.
 

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