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EGITTOAutobomba davanti a una chiesa, strage di cristiani

01.01.11 - 09:30
Keystone
Autobomba davanti a una chiesa, strage di cristiani

IL CAIRO - Sette morti e 24 feriti è il bilancio ufficiale di un attentato compiuto ieri sera con un'autobomba davanti a una chiesa copta ad Alessandria d'Egitto dalla quale stavano uscendo i fedeli al termine di una funzione in occasione del Nuovo Anno. Lo riferisce in una nota il ministero dell'Interno egiziano, precisando che tra i feriti vi sono anche otto musulmani.

L'attentato è avvenuto nel quartiere di Sidi Bishr della grande città affacciata sul Mediterraneo. "I primi accertamenti - si afferma nella nota - indicano che l'esplosione è stata causata da un'autobomba. L'automobile - aggiunge - era parcheggiata davanti alla chiesa ed è stata riconosciuta appartenere a una delle persone che la frequentano abitualmente".

Secondo quanto riferito dal sito internet di una organizzazione che difende i diritti umani dei copti d'Egitto chiamata Voice of the Copts (Voce dei Copti), i morti sarebbero almeno 45, e non 7 come indicato dal governo egiziano.

In una 'ultim'ora', corredata da alcune immagini dell'attentato, il sito riferisce che, secondo loro informazioni, "almeno 45 fedeli sono morti". Diversi feriti sarebbero poi ancora "intrappolati nella chiesa". Diversi cadaveri sarebbero rimasti sul marciapiede, e altri all'interno dell'edificio.

Il sito cita un testimone oculare che avrebbe assistito all'esplosione. L'autobomba sarebbe esplosa due minuti dopo essere stata abbandonata dagli attentatori, facendo esplodere anche le automobili vicine. "Lo sforzo islamico di ripulire il Medio Oriente dai cristiani è aumentato", scrive il sito, ricordando che "quattro anni fa in aprile, un copto fu ucciso vicino all'entrata della chiesa da un musulmano arabo con un coltello, nel giorno del Venerdì Santo. "Allora, e prima di qualunque indagine, il governatore di Alessandria disse che l'aggressore era uno psicolabile. A tutt'oggi non è stata avviata alcuna azione giudiziaria sull'accaduto".

All'inizio dello scorso novembre l'ala irachena di Al Qaida, lo Stato islamico d'Iraq, dopo aver rivendicato un sanguinoso attentato alla cattedrale siriaco-cattolica di Baghdad, aveva minacciato la chiesa copta egiziana, ingiungendo di "liberare" due cristiane egiziane "tenute prigioniere in monasteri" per impedire loro di portare avanti una loro asserita conversione all'Islam.

I copti sono fra il 6 e il 10% dei circa 80 milioni di abitanti dell'Egitto.

ATS
 

Foto d'apertura: Keystone

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