Condannato in contumacia all'ergastolo, con sentenze passate in giudicato, per aver commesso quattro omicidi durante gli anni di piombo, Battisti era evaso dal carcere di Frosinone nel 1981 ed era fuggito in Francia, dove aveva passato parte della sua latitanza, prima di prendere la via del Brasile.
Forti le critiche che giungono dal mondo politico italiano e dalle associazioni delle vittime del terrorismo. "La decisione del Presidente Lula ha suscitato in me profonda delusione, amarezza e contrarietà ha affermato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. In precedenza il premier Silvio Berlusconi aveva espresso la sua amarezza per l'esito della vicenda, ribadendo l'impegno a proseguire la battaglia perché Battisti venga consegnato alla giustizia italiana.