Joshua Boyle e la moglie Caitlan Coleman avrebbero avuto tre figli durante la prigionia
KABUL - Una famiglia nordamericana (marito, moglie e tre figli) catturata nel 2012 da un gruppo radicale vicino ai talebani è stata liberata nel corso di un'operazione di salvataggio compiuta da forze dell'esercito pakistano ma coordinata da uomini dell'intelligence statunitense. Si tratta del canadese Joshua Boyle e della moglie Caitlan Coleman, statunitense. I due stavano compiendo un viaggio in una regione considerata altamente a rischio proprio per la forte presenza delle milizie radicali.
La donna era incinta di sette mesi al momento del rapimento, e avrebbe partorito complessivamente tre volte durante il periodo di prigionia.
Un video della coppia, diffuso dalle milizie talebane alla fine dello scorso anno, li mostrava insieme a due dei tre figli (il terzo non era ancora nato) ed era uno straziante appello alla liberazione. La famiglia ora si trova in Pakistan, dove è stata affidata a funzionari dell'ambasciata statunitense.
Gli esperti d'intelligence di Canada e Stati Uniti stanno esaminando il filmato e le frasi (in buona parte accuse nei confronti dei due governi) pronunciate dall'uomo e dalla donna.
Boyle non vuole lasciare il Pakistan - Boyle ha rifiutato di imbarcarsi sul C-130 dei militari Usa per lasciare il Paese. Lo riferisce la Cnn. Non è chiaro quali siano le motivazioni per il rifiuto, ma dalle prime ricostruzioni dei media l'uomo potrebbe essere preoccupato per possibili ripercussioni legali al suo rientro legate ad un precedente matrimonio.