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STATI UNITIMaria mette in ginocchio Porto Rico

23.09.17 - 20:50
Oltre 70mila persone sono in fuga. Quasi 3 milioni di persone sono senza corrente elettrica. Il ripristino potrebbe richiedere fino a sei mesi
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Maria mette in ginocchio Porto Rico
Oltre 70mila persone sono in fuga. Quasi 3 milioni di persone sono senza corrente elettrica. Il ripristino potrebbe richiedere fino a sei mesi

SAN JUAN - Porto Rico è in ginocchio. Maria ha sconvolto l'isola caraibica e rischia di causare la più grave catastrofe naturale della sua storia. Oltre 70 mila persone sono in fuga dalla diga danneggiata dalla furia dell'uragano. Un'evacuazione di massa ordinata prima che l'invaso ceda strutturalmente e l'acqua travolga ogni cosa, causando morte e distruzione.

«Tutte le aree intorno al fiume Guajataca devono essere evacuate ora. Le vite di chi vive in quella zona sono in pericolo», è l'appello lanciato dal National Weather Service e dalle autorità locali. «È una situazione estremamente pericolosa - ripetono - e sono stati messi a disposizione molti autobus per evacuare il più velocemente possibile». Ma la fuga è resa difficile dalla impraticabilità di molte strade devastate dalla tempesta.

L'evacuazione riguarda, in particolare, le comunità nordoccidentali di Isabela e Quebradillas. La diga alta 316 metri si trova su un lago artificiale di circa 5 chilometri quadrati ed è stata costruita alcuni decenni fa. Dopo le ultime ricognizioni un crollo è ritenuto molto probabile, non si sa quanto l'invaso possa ancora reggere.

Ma la situazione è drammatica in tutta Porto Rico, dove manca la corrente elettrica quasi ovunque: circa tre milioni di persone (in tutto l'isola conta 3,5 milioni di abitanti) sono senza luce, e per ripristinarla ci potrebbero anche volere mesi: da quattro a sei, spiegano gli esperti. Il ritorno alla normalità sarà dunque lunghissimo e difficile, come sottolineano le autorità che in molte aree hanno dichiarato il coprifuoco.

C'è anche l'emergenza acqua: comincia a scarseggiare, soprattutto quella potabile. Mentre la macchina degli aiuti si è messa in moto per portare bevande e cibo alla popolazione colpita. Le operazioni di soccorso vanno avanti incessantemente, rese però ardue dall'impossibilità di raggiungere molte delle zone colpite, allagate o con le strade rese impraticabili da alberi abbattuti e detriti.

Intanto l'uragano Maria avanza e, dopo la devastazione di Porto Rico, punta a nord verso l'arcipelago delle Bahamas. La sua forza però - secondo le previsioni - dovrebbe scemare, con i venti che ancora soffiano a 200 chilometri orari che dovrebbero indebolirsi. Oggi l'uragano è di categoria 3, ma virando verso nord e passando ad est dell'arcipelago delle Bahamas dovrebbe scendere di intensità.
 
 

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