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COREA DEL NORD«Trump è un vecchio rimbambito». «Il pazzo è lui»

22.09.17 - 22:25
La guerra tra i due leader si combatte (per ora) con gli insulti. Ma per il ministro degli Esteri nordcoreano è possibile un nuovo test della bomba H nel Pacifico
Keystone
«Trump è un vecchio rimbambito». «Il pazzo è lui»
La guerra tra i due leader si combatte (per ora) con gli insulti. Ma per il ministro degli Esteri nordcoreano è possibile un nuovo test della bomba H nel Pacifico

PYONGYANG - Da «Rocket Man in missione suicida» a «vecchio rimbambito», «canaglia» e «bandito», fino a «pazzo a cui non interessa affamare o uccidere il suo popolo»: la guerra tra il presidente Usa, Donald Trump, e il rivale nordcoreano, Kim Jong-un, ai limiti dello scontro fisico se ci fosse l'occasione, è scaduta per ora dalle minacce agli insulti più beceri.

Kim non ha mandato giù il bellicoso e aggressivo discorso di Trump all'assemblea generale dell'Onu, con la prospettiva di «distruggere completamente» la Corea del Nord se provocati. E dopo pochi giorni di riflessione è arrivata la risposta. Sul sito della agenzia ufficiale Kcna, c'è la foto del leader in posa da grandi annunci mentre legge un testo tenuto saldamente con le due mani.

Il titolo è eloquente: «Kim Jong-un fa una dichiarazione». È la prima volta, ha notato il ministero dell'Unificazione di Seul, che tratta i rapporti con Pyongyang, che un leader del Paese eremita diffonde sotto il suo nome una dichiarazione rivolta alla comunità internazionale. Non lo avevano mai fatto né Kim Il-sung, il fondatore dello Stato e "presidente eterno", né Kim Jong-il, il "caro leader" padre del dittatore attuale.

La mossa potrebbe rimarcare la sfida raccolta, la volontà di uscire dall'isolamento diplomatico quasi totale e la determinazione a rispondere con la formalità all'attacco sferrato dal Palazzo di Vetro. I toni usati da Kim sulla bontà della scelta fatta nello sviluppo degli armamenti nucleari e balistici potrebbero indicare il possibile arrivo di nuovi test. In generale, i toni appaiono paradossalmente più formali e meno violenti di quelli usati in passato da Pyongyang, come l'epiteto di «prostituta» affibbiato all'ex presidente sudcoreana Park Geun-hye o di «scimmia» all'ex presidente Usa Barack Obama.

Kim sta «pensando intensamente alla risposta da dare». E in ogni caso «Trump pagherà caro per il suo discorso in cui ha minacciato la totale distruzione della Corea del Nord», oltre ad aver offeso la sua gente e la sua nazione. A New York il ministro degli Esteri nordcoreano, Ri Yong-ho, ha menzionato il più potente test di bomba all'idrogeno nel Pacifico, tra le «azioni di più alto livello» contro gli Stati Uniti. A stretto giro: «Kim Jong-un, che è chiaramente un pazzo a cui non interessa affamare o uccidere il proprio popolo, verrà messo alla prova coma mai prima», ha scritto il tycoon sull'amatissimo Twitter.

«Bambini dell'asilo» - «Lo scambio di minacce» tra gli Usa e la Corea del Nord è «molto dannoso e inaccettabile»: lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov incontrando i giornalisti a margine dell'Assemblea Generale dell'Onu. Le «teste calde si devono calmare», ha aggiunto, definendo l'approccio alla crisi nordcoreana «una lotta all'asilo tra bambini».

Lavrov ha poi precisato di «non avere nuove proposte» per risolvere la crisi nordcoreana. «Pensiamo che il potenziale della road map elaborata da Russia e Cina non sia terminato - ha sottolineato - e non vediamo nessuna ragione perché i partner, inclusi gli Usa, non possano lavorare in questo ambito».

Il piano russo-cinese prevede che Pyongyang ponga fine ai test missilistici e nucleari e gli Usa in cambio terminino le esercitazioni militari con la Corea del Sud.

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