INDIADopo la tragedia sul fiume i famigliari protestano con violenza

Ore dopo il rovesciamento oggi di un barcone nel fiume Yamuna (Stato settentrionale indiano di Uttar Pradesh) in cui almeno 22 persone sono morte e molte altre si considerano disperse, un folto gruppo di persone, abitanti dei villaggi del distretto di Baghpat e famigliari delle vittime, hanno inscenato una violenta manifestazione di protesta. Lo riferisce il quotidiano Hindustan Times.

Nella sua pagina online il giornale riferisce inoltre che alcuni cadaveri recuperati dalle acque sono stati depositati sull'autostrada Delhi-Saharanpur in attesa di essere portati via, causando un ingorgo di traffico.

I dimostranti, infuriati, hanno lanciato pietre contro la polizia e incendiato alcuni veicoli. Sei almeno i feriti, fra cui alcuni membri delle forze dell'ordine, mentre un contingente di agenti è stato inviato sul posto per riprendere il controllo della situazione.

E mentre resta fermo il bilancio di 22 morti e 15 salvati, di cui 12 ricoverati in ospedale, nulla si sa di certo sulla sorte dei dispersi. I media, sulla base di informazioni di residenti e della polizia, hanno inizialmente parlato di 60 passeggeri su una barca che poteva trasportarne 35. Ora fonti consultate dall'Hindustan Times ipotizzano la presenza di 50 passeggeri, il che significherebbe circa 13 dispersi.