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SPAGNA«Abbiamo ferito o ucciso oltre 120 crociati ed ebrei»

19.08.17 - 13:03
L’Isis rivendica ufficialmente l'attacco, che poteva essere ancor più tragico. Nel frattempo sarebbero state identificate le 13 persone decedute
«Abbiamo ferito o ucciso oltre 120 crociati ed ebrei»
L’Isis rivendica ufficialmente l'attacco, che poteva essere ancor più tragico. Nel frattempo sarebbero state identificate le 13 persone decedute

BARCELLONA - L'Isis ha pubblicato una rivendicazione ufficiale, con un comunicato del gruppo, degli attacchi in Spagna affermando di aver «ferito o ucciso oltre 120 crociati ed ebrei». Lo riferisce il Site. Una prima rivendicazione era arrivata tramite l'agenzia Amaq.

Identificate le 13 vittime - Sono Spagna, Italia e Germania i tre Paesi che hanno pagato il maggiore prezzo in vite umane nell'attentato alla Rambla di Barcellona, che ha fatto 13 morti.

Stando alla stampa quattro dei morti sono iberici, tre italiani, altri tre tedeschi. Le restanti vittime sono cittadini di Belgio, Portogallo e Usa. Una spagnola è stata inoltre uccisa a Cambrils. Rimangono in ospedale 55 feriti, 15 dei quali gravi.

Preparavano attacchi multipli - Avevano a disposizione esplosivo Tatp per realizzare tre autobombe i terroristi della cellula che ha colpito in Spagna. Lo riferisce La Vanguardia citando fonti di polizia. Nel covo sono state trovate tracce di acetone, perossido di idrogeno, 106 bombolette di butano e altro materiale per assemblare un ordigno.

Il piano era quello di far esplodere un'autobomba sulla Rambla di Barcellona, una a Cambrils e una terza nella città di Vic.

Nel covo fin da giugno - Sarebbero arrivati a giugno scorso nel covo di Alcanar, a sud di Barcellona, i terroristi della cellula che ha colpito la Spagna. Lo scrivono i media spagnoli citando i vicini della villa occupata dal gruppo.

L'edificio, di proprietà di una banca, sorge in un piccolo centro abitato con una ventina di case, perlopiù occupate da turisti francesi. Nelle ultime settimane è stato notato «un via vai di persone» nella villa. I terroristi presenti mercoledì, quando è avvenuta l'esplosione, erano almeno tre: due sono rimasti uccisi, un terzo è gravemente ferito. Altre sette persone, tra i residenti, sono rimaste ferite.

Alcuni vicini affermano di non aver protestato per l'occupazione della villa perché «di proprietà di una banca ed era vuota da tempo».

Cellula jihadista «totalmente smantellata» - La cellula jihadista responsabile della strage della Rambla a Barcellona è stata «totalmente smantellata», ha affermato il ministro degli Interni spagnolo Juan Ignacio Zoido.

«Possiamo dire che la cellula è stata totalmente disattivata in considerazione delle persone morte, delle persone arrestate e delle identificazioni da parte della polizia», ha detto Zoido.

Cinque dei terroristi della cellula di Ripoll sono stati abbattuti dalla polizia nella notte tra giovedì e venerdì sul lungomare di Cabrils, due uomini sono morti nell'esplosione della base operativa della cellula mercoledì a Alcanar, quattro persone sono detenute.

Secondo la stampa spagnola un terrorista, Younes Abouyaakoub, 22 anni, marocchino come gli altri componenti della cellula, sarebbe ancora in fuga. Si sospetta ora che possa essere stato lui il conducente del furgone che ha falciato la folla giovedì sulla Rambla.

La Catalogna nega - Il ministro catalano degli Interni Joaquim Forn ha negato che la cellula terrorista di Barcellona sia stata smantellata, come annunciato invece invece dal titolare degli Interni nel governo spagnolo Juan Ignacio Zoido.

Forn ha detto ai giornalisti che la polizia catalana non ritiene che la cellula sia "totalmente smantellata", come affermato da Zoido.

«Non possiamo dare per conclusa l'inchiesta fino a quando non avremo individuato e detenuto tutti i componenti della cellula», ha aggiunto. Secondo Forn, la polizia catalana ricercherebbe ancora "due o tre persone importanti per le indagini".

La stampa spagnola scrive che sarebbe ancora in fuga in particolare il marocchino Abouyaakoub, 22 anni, sospettato di essere il conducente del furgone killer della Rambla. Secondo Forn invece, la polizia catalana non avrebbe ancora identificato il responsabile materiale della strage di Barcellona.

Le informazioni fornite dalla polizia regionale sono state a volte contraddittorie. Le apparenti divergenze pubbliche fra il ministro spagnolo e quello catalano appaiono come le prime crepe fra Madrid e Barcellona dopo le dichiarazioni di unità pronunciate dopo gli attentati.

 

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