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REGNO UNITO Finsbury, da covo di estremisti a moschea modello

19.06.17 - 19:26
Finsbury, da covo di estremisti a moschea modello

LONDRA - Da covo di predicatori d'odio ed estremisti internazionali chiuso dalla polizia nel 2003 a moschea modello che applica la tolleranza zero contro l'integralismo islamico. Questa è la parabola della moschea di Finsbury Park a Londra, finita nel mirino di Darren Osborne, 47 anni, probabile esponente del cosiddetto terrorismo 'bianco', lanciatosi con un van contro i fedeli musulmani la scorsa notte.

Il suo 'bersaglio' però non è più lontanamente paragonabile ai decenni scorsi in cui veniva chiamato la culla radicale del Londonistan: con la riapertura nel 2005 ha subito enormi cambiamenti grazie al rinnovo dei vertici e l'avvio di una stretta collaborazione con le altre confessioni religiose nel quartiere a nord della capitale britannica all'insegna dello spirito ecumenico.

Nuovo volto di questa 'rivoluzione' è proprio il giovane imam Mohammed Mahmoud, già diventato l'"eroe" per i media del Regno dopo che il suo intervento ha evitato che la folla linciasse l'autista-terrorista subito dopo l'attacco e lo ha 'protetto' fino all'arrivo della polizia. Mahmoud, 30 anni, che lavora nella vicina Muslim Welfare House, ha mostrato uno "straordinario coraggio" a calmare gli animi e "a prevenire un ulteriore spargimento di sangue", come ha spiegato un portavoce del centro islamico a pochi metri dalla moschea. E pur condannando l'attacco l'imam capo di Finsbury, Mohammed Kozbar, ha subito convocato per un messaggio comune i leader delle altre religioni per ricordare al mondo intero che il minareto della moschea è diventato un faro di tolleranza e si oppone a chi sparge odio. Non era così però in passato, quando invece l'ombra dell'estremismo e dei legami col terrorismo internazionale, in particolare Al Qaida, gettavano un'ombra su Finsbury. Nel 2011 i Guantanamo files, pubblicati da WikiLeaks, rivelarono che almeno 35 tra i detenuti della base americana sull'isola di Cuba erano passati attraverso la moschea e altri centri religiosi della capitale britannica prima di essere spediti nei campi di addestramento organizzati in Afghanistan.

Due dei più noti terroristi che la frequentavano erano Richard Reid, il britannico che nel 2001 tentò di far saltare in aria un aereo sulla rotta Parigi-Miami con dell'esplosivo che aveva nascosto nelle scarpe, e Zacarias Moussaoui, conosciuto come il 'ventesimo dirottatore' dell'attacco alle Torri Gemelle.

Figure centrali della vasta rete di reclutamento e indottrinamento erano l'imam Abu Hamza (famoso per l'uncino al posto della mano destra), che teneva i suoi sermoni infuocati prima di venir estradato negli Usa dove sta scontando un ergastolo, e Abu Qatada, un chierico fanatico descritto dai servizi di sicurezza britannici come "l'ambasciatore di Osama bin Laden in Europa", espulso dal Regno nel luglio 2013.

La moschea inoltre era descritta dagli Stati Uniti come "una struttura chiave per lo spostamento di estremisti nordafricani tra Londra e i campi di addestramento in Afghanistan" nonché "una base per la pianificazioni di attacchi e la produzione di materiale di propaganda". Da quegli anni è cambiato tutto: il luogo di culto ha vinto premi per la tolleranza e di recente anche una causa per diffamazione contro il gruppo editoriale Thomson Reuters, che ha erroneamente inserito il suo nome in un elenco di istituzioni legate all'integralismo islamico.
 
 

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