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GRECIA16 cadaveri recuperati dopo un naufragio

24.04.17 - 14:25
L'incidente è avvenuto davanti all'isola greca di Lesbo. A bordo del gommone di migranti c'erano circa 25 persone
Keystone
Foto d'archivio
Foto d'archivio
16 cadaveri recuperati dopo un naufragio
L'incidente è avvenuto davanti all'isola greca di Lesbo. A bordo del gommone di migranti c'erano circa 25 persone

ATENE - Nuova tragedia di migranti nel mar Egeo. Almeno 16 persone, tra cui 2 bambini, hanno perso la vita nel naufragio di un gommone, avvenuto la scorsa notte nelle acque tra Turchia e Grecia. Un bilancio pesantissimo che nelle prossime ore potrebbe ulteriormente aggravarsi, visto che a bordo c'erano circa 25 persone, secondo le testimonianze delle due sopravvissute tratte in salvo finora, tra cui una donna incinta.

A lanciare l'allarme, nelle prime ore del mattino, è stata una nave greca che ha individuato alcuni cadaveri in mare. Secondo la guardia costiera di Atene, il gommone, partito dalle coste turche, è affondato davanti all'isola di Lesbo, poco dopo il suo ingresso nelle acque territoriali greche.

Lì, i mezzi della marina locale e dell'agenzia Ue Frontex hanno ritrovato 9 corpi, tra cui 6 donne, 2 uomini e un bambino. Altri 7 cadaveri sono invece stati recuperati dalle autorità marittime turche: si tratta di 6 uomini e un altro minore. La nazionalità delle vittime non è stata resa nota. Secondo l'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr), le sopravvissute sono africane e provengono probabilmente da Congo e Camerun.

Le operazioni di soccorso in mare in cerca di eventuali dispersi vanno ancora avanti, con la partecipazione di mezzi della guardia costiera e della marina greca, oltre che di quelli di Frontex, insieme a un pattugliamento aereo con elicotteri.

Dopo il controverso accordo siglato nel marzo 2016 tra Ankara e i Paesi Ue, gli arrivi in Grecia dalle coste turche si sono ridotti da picchi di diverse migliaia a una media quotidiana di poche decine, facendo calare significativamente anche il numero dei morti in mare. Ma i naufragi non si sono mai interrotti del tutto. "Il numero delle persone che attraversano l'Egeo dirette in Grecia è sceso drasticamente nell'ultimo anno, ma questo tragico incidente mostra che il rischio di perdere delle vite rimane assolutamente reale", ha detto il rappresentante dell'Unhcr per la Grecia, Philippe Leclerc.

L'accordo resta anche al centro del costante braccio di ferro diplomatico tra Turchia e Paesi europei. Finora, ha ribadito oggi il portavoce del presidente Recep Tayyip Erdogan, Ankara ha ricevuto solo 790 milioni dei 3 miliardi di euro promessi. E il patto, senza la liberalizzazione dei visti per i turchi, potrebbe sempre saltare.

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