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KUWAITFilma e deride la domestica che cade dal settimo piano

06.04.17 - 10:41
L'etiope si è miracolosamente salvata. La datrice di lavoro: «Ho filmato la scena per testimoniare che non si trattava di omicidio»
Filma e deride la domestica che cade dal settimo piano
L'etiope si è miracolosamente salvata. La datrice di lavoro: «Ho filmato la scena per testimoniare che non si trattava di omicidio»

KUWAIT CITY - Una kuwaitiana è stata incriminata per aver filmato e schernito una domestica che chiedeva aiuto mentre stava cadendo dalla finestra. La signora è stata accusata di aver girato e pubblicato il video senza il consenso della sventurata. I nomi delle protagoniste di questo caso non sono stati divulgati, ma il Ministero della Giustizia ha detto che la vittima era un’etiope, come riporta la CNN.

Il video di 12 secondi è stato girato e pubblicato sui social network il 30 marzo, in Kuwait. Si vede distintamente la donna in difficoltà appesa alla finestra del settimo piano diell'edificio. «Torna indietro, pazza», grida la kuwaitiana. «Reggimi! Reggimi!», grida terrorizzata la domestica. La donna sfinita si è poi lasciata andare ed è caduta su una tenda. Miracolosamente, l'etiope è sopravvissuta alla caduta, procurandosi “solo” un braccio rotto e altre lesioni che non ne mettono in pericolo la vita, ha riferito il ministero degli Interni.

«Per testimoniare che non era omicidio» - L’autrice del video è stata arrestata lo stesso giorno. Agli investigatori ha spiegato che stava filmando altro quando è stata allertata che una domestica era attaccata alla finestra di un'altra stanza. Il donna è così corsa con il telefono ancora acceso e ha filmato la scena per testimoniare che non si trattava di omicidio, secondo il The Independent.

Quando la polizia ha chiesto perché non aveva salvato la sua cameriera, la donna ha risposto che era troppo pesante e non voleva rischiare di cadere con lei. La kuwaitiana ha aggiunto che la ragazza stava lavorando per lei solo da pochi giorni e ha negato le voci di abusi.

«Stava per uccidermi» - La versione della domestica, che tiene a sottolineare che non si voleva suicidare, è molto diversa: «La signora mi ha chiusa in un bagno e stava per uccidermi. Nessuno mi apriva, voleva liberarsi del mio corpo come un rifiuto. Così, invece di stare qui, volevo salvarmi e sono caduta», ha testimoniato al sito Middle East Eye.

Questo caso mette in luce il trattamento dei lavoratori domestici nei paesi arabi. In Kuwait i casi di abusi sono comuni, ma il sistema impedisce ai lavoratori di cambiare lavoro senza il permesso del loro datore di lavoro.

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