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SIRIAAttacco chimico, usato il Sarin. L'esercito nega

04.04.17 - 15:58
I sintomi delle vittime portano a questa deduzione. Incertezze sul bilancio delle vittime
Keystone
Attacco chimico, usato il Sarin. L'esercito nega
I sintomi delle vittime portano a questa deduzione. Incertezze sul bilancio delle vittime

DAMASCO - Ad Idlib potrebbe essere stato usato gas Sarin. Lo ha detto un membro di un centro di informazione dell'opposizione della zona, Mohammed Hassoun, citato dall'agenzia Ap, riferendo dei sospetti nutriti da sanitari.

Convulsioni, bava alla bocca, difficoltà respiratorie e restringimento delle pupille. Sono questi, secondo diversi testimoni, i sintomi delle vittime del sospetto attacco chimico, ma nessuna delle organizzazioni di attivisti che hanno denunciato l'accaduto ha precisato quale gas potrebbe essere stato usato.

L'esercito nega l'attacco chimico -  Una fonte dell'esercito siriano ha negato che le forze armate di Damasco siano responsabili del sospetto attacco chimico di oggi a Khan Sheikhun. Lo riferisce la televisione panaraba Al Jazira.

La fonte, precisa l'emittente, ha detto che le forze siriane «non hanno e non hanno usato armi chimiche, né ora né in passato». Al momento, tuttavia, non vi è alcuna presa di posizione ufficiale delle forze armate e del governo siriani.

Incertezze sul bilancio delle vittime - Resta incerto il bilancio delle vittime dell'attacco. La tv araba 'Al-Arabiya' ha riferito di almeno 100 morti; il sito di notizie vicino all'opposizione 'Shaam' fa sapere che al momento non vi è un bilancio preciso della strage.

Il sito precisa che «stando alle prime stime, vi sarebbero comunque oltre 50 morti, per la maggior parte donne e bambini, e più di 200 intossicati», ma annuncia che «il bilancio è destinato ad aggravarsi di molto, poiché vi sono decine di casi gravi e molti cadaveri non si trovano negli ospedali».

«I quadri medici stanno lavorando assieme alla Protezione civile e alle ambulanze per fare un conteggio e divulgare un bilancio preciso nelle prossime ore», si legge.

Hollande indignato - Il presidente francese, François Hollande, «denuncia con indignazione l'attacco aereo con armi chimiche perpetrato questa mattina intorno alle 7 a Khan Sheikhoun, una città del nord-est della Siria tenuta dai ribelli»: è quanto si legge in una nota diffusa dall'Eliseo.

«Ancora una volta il regime siriano negherà l'evidenza delle sue responsabilità. Come nel 2013, Bashar Al-Assad, conta sulla complicità degli alleati per beneficiare di una impunità intollerabile. Chi sostiene questo regime può misurare una volta di più la portata della sua responsabilità politica, strategica e morale», si legge ancora nella nota.

May: «Nuova barbarie di Assad» - «Qualora venisse provato, l'attacco chimico in Siria sarebbe una nuova prova della barbarie del regime siriano». Lo ha detto la premier britannica Theresa May, mentre è in visita in Arabia Saudita, chiedendo, come aveva fatto in precedenza il suo ministro degli Esteri Boris Johnson, che venga aperta un'inchiesta sull'accaduto.

«Attacco venuto dal cielo» - «L'orribile» attacco chimico nella provincia di Idlib, in Siria, è venuto dal cielo: lo ha rivelato l'inviato speciale Onu nel Paese mediorientale, Staffan de Mistura.

«È stato orribile e noi chiediamo, e siamo sicuri che ci sarà, una riunione del Consiglio di Sicurezza per una chiara individuazione della responsabilità», ha dichiarato.

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