Cerca e trova immobili

UNIONE EUROPEABrexit, i 27 rispondono: «Speriamo di avere la Gran Bretagna come partner stretto»

29.03.17 - 12:20
Alle 13.20 l'ambasciatore della Gran Bretagna Tim Barrow ha incontrato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk
Keystone
Alle 13.20 l'ambasciatore della Gran Bretagna Tim Barrow ha incontrato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk

BRUXELLES - È il giorno della Brexit. Alle 13.20 l'ambasciatore della Gran Bretagna Tim Barrow ha consegnato la lettera con la notifica dell'articolo 50 al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. 

Il Trattato di Lisbona prevede che il negoziato per l'uscita di un Paese dalla Ue duri due anni. Ecco i passaggi temporali:

    • entro 31/3/2017: ai 27 governi Ue verrà inviata la bozza delle cosiddette 'linee guida'. In particolare verrà chiarito se la Ue accetterà di aprire in parallelo la trattativa per la relazione futura col Regno Unito.
    • 29 aprile 2017: Consiglio straordinario a 27 per la definizione delle "linee guida".
    • maggio 2017: Commissione pubblica la raccomandazione per il capo negoziatore Michel Barnier.
    • tra maggio e giugno 2017: avvio dei negoziati tecnici ufficiali, in questa fase sarà discusso anche l'ammontare del "debito residuo" che la Gran Bretagna dovrà pagare per rispettare gli impegni presi verso il bilancio europeo.
    • autunno 2017: governo Londra presenta la legge (Great Repeal Bill) che annullerà l'atto del 1972 (European Communities Act) che sanciva l'incorporazione della legislazione europea in quella britannica.
    • entro ottobre 2018: Barnier ha previsto la conclusione del negoziato, per permettere le procedure di ratifica.
    • entro 29 marzo 2019: il Parlamento britannico approva l'accordo ed il Great Repeal Bill. Il Consiglio Ue a 27 approva a maggioranza qualificata.

 

15:20

May: «Le cassandre hanno sbagliato sull'economia Gb» - Le previsioni sulle conseguenze negative per l'economia britannica che si sarebbero dovute determinare fin dal dopo voto pro Brexit del referendum del 23 giugno si sono rivelate non corrette. Lo ha sottolineato la premier Theresa May ai Comuni, dicendosi fiduciosa sulla tenuta del Paese e definendo la sua economia attuale forte.

May ha avuto tuttavia avuto un botta e risposta con alcune deputate 'dissidenti' del gruppo conservatore, in particolare con Anne Soubry e Nicky Morgan, esponenti uscite dal governo dopo le dimissioni di David Cameron.

La prima ha contestato la rinuncia manifestata fin d'ora dalla premier a restare nel mercato unico, ricordando l'interesse della City al riguardo. Mentre Morgan, in modo più sfumato, ha chiesto garanzie su un'intesa commerciale con l'Ue e contro l'ipotesi di un divorzio "senza accordo". May ha risposta che conteranno i risultati concreti del negoziato, non la cornice, ma ha comunque ribadito che restare nel single market non è compatibile con la Brexit.

14:50
Keystone
14:48

La risposta dei 27 - «In futuro, speriamo di avere la Gran Bretagna come partner stretto». Lo affermano i 27 nella loro risposta alla lettera di Londra che fa scattare la Brexit.

«In questi negoziati l'Unione agirà come una sola e preserverà i suoi interessi», per questo «la nostra prima priorità sarà minimizzare l'incertezza causata dalla decisione della Gran Bretagna per i nostri cittadini, le imprese e gli stati membri». I 27 si impegnano ad «affrontare queste discussioni in modo costruttivo e a lottare per trovare un accordo».

14:37

Accordi in simultanea - La Gran Bretagna intende condurre simultaneamente i negoziati sul 'divorzio' dall'Ue e quelli sulla futura relazione con l'Europa. È quanto emerge dalla lettera della premier britannica Theresa May, ma la Bbc sottolinea che molti a Bruxelles preferirebbero condurre le due trattative in momenti separati.

14:20

Tusk: «Regno Unito, ci manchi già» - «Cosa posso aggiungere? Ci manchi già...». Così il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk ha concluso la sua dichiarazione fatta dopo aver ricevuto dalle mani dell'ambasciatore britannico presso la Ue, sir Tim Barrow, la lettera che invoca l'art.50 per l'uscita del Regno Unito dalla Ue.

14:10
Keystone
14:10
Keystone
14:08

«Il mercato unico è incompatibile con il voto del popolo» - La Gran Bretagna non farà parte del mercato unico, uscendo dall'Ue. Lo ha confermato Theresa May, sostenendo che si tratta di una opzione «incompatibile con la volontà popolare» manifestata nel referendum sulla Brexit di restituire al regno il pieno controllo dei suoi confini e della sua sua sovranità.

«L'Ue ci ha detto che non possiamo scegliere» cosa tenere e cosa no, e «noi rispettiamo» questo approccio. Ribadita comunque la volontà di una nuova partnership e di rispettare diritti dei lavoratori e valori liberaldemocratici.

 
 
14:01

I giorni migliori sono davanti a noi - «I giorni migliori sono davanti a noi, dopo la Brexit». Lo ha detto alla Camera dei Comuni la premier britannica Theresa May.

«Ho scelto di credere nella Gran Bretagna», ha aggiunto la May definendo «un passo storico» e «un'opportunità» per il Regno Unito l'uscita dall'Europa: l'opportunità di essere «più forte, più equo e più unito». Obiettivo: essere un grande Paese «globale».

«Ora più che mai il mondo ha bisogno dei valori democratici dell'Europa», ha sottolineato la premier britannica nel suo intervento sulla Brexit, ignorando le forti contestazioni in arrivo dalle opposizioni.

13:59

Sportello nell'ambasciata spagnola - Il governo di Madrid ha deciso oggi l'apertura di uno "sportello Brexit" presso l'ambasciata di Spagna a Londra per aiutare le decine di migliaia di spagnoli che vivono nel Regno Unito ad affrontare i problemi che susciterà il divorzio inglese dall'Ue.

Circa 132 mila spagnoli sono ufficialmente residenti, ma si ritiene che altre decine di migliaia vivano nel Regno Unito senza essersi registrati formalmente. Due milioni di spagnoli inoltre visitano ogni anno il Paese.

Lo sportello dedicato presso l'ambasciata aiuterà i cittadini spagnoli su questioni come permessi di residenza, pensioni, scuole o cure mediche.

 
 
13:58

Volere del popolo - La Gran Bretagna si avvia a lasciare l'Ue «secondo la volontà del popolo». Lo ha detto alla Camera dei Comuni la premier Theresa May, confermando la consegna della lettera di notifica dell'Articolo 50 a Donald Tusk «pochi minuti fa». «È un momento storico, non si torna indietro», ha aggiunto la May annunciando l'avvio della Brexit.

13:46

La Spagna apre lo sportello nell'ambasciata a Londra - Il governo di Madrid ha deciso oggi l'apertura di uno "sportello Brexit" presso l'ambasciata di Spagna a Londra per aiutare le decine di migliaia di spagnoli che vivono nel Regno Unito ad affrontare i problemi che susciterà il divorzio inglese dall'Ue.

Circa 132 mila spagnoli sono ufficialmente residenti, ma si ritiene che altre decine di migliaia vivano nel Regno Unito senza essersi registrati formalmente. Due milioni di spagnoli inoltre visitano ogni anno il Paese.

Lo sportello dedicato presso l'ambasciata aiuterà i cittadini spagnoli su questioni come permessi di residenza, pensioni, scuole o cure mediche.

13:44

May: «Lasciamo l'Ue secondo il volere del popolo» - La Gran Bretagna si avvia a lasciare l'Ue "secondo la volontà del popolo". Lo ha detto alla Camera dei Comuni la premier Theresa May, confermando la consegna della lettera di notifica dell'Articolo 50 a Donald Tusk "pochi minuti fa". "E' un momento storico, non si torna indietro", ha aggiunto la May annunciando l'avvio della Brexit.

13:43
Keystone
13:43
Keystone
13:43
Keystone
13:38
13:35

Il cammino verso la Brexit è partito - L'ambasciatore britannico all'Ue, Tim Barrow, ha consegnato nelle mani del presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, la lettera di notifica dell'articolo 50 del Trattato di Lisbona, firmata da Theresa May, che segna l'inizio dell'iter formale di divorzio del Regno Unito da Bruxelles. «Dopo nove mesi Il Regno Unito ha fatto la Brexit», ha twittato Tusk, su Twitter dopo aver ricevuto la missiva.

13:34
13:31
13:29
13:27

May ripete: «No all'indipendenza della Scozia» - «Non è ora il tempo di discutere di indipendenza della Scozia». Lo ha ribadito la premier britannica Theresa May rispondendo al Question Time ai Comuni alla richiesta del capogruppo degli indipendentisti scozzesi dell'Snp, Angus Robertson, di concedere un referendum bis sulla secessione, secondo quanto votato dal parlamento di Edimburgo. May ha replicato seccamente di voler condurre il negoziato per il divorzio dall'Ue in nome di «tutto il Regno Unito» e tenendo conto degli interessi di tutte le sue componenti.

13:21

Doris Leuthard: «Non cambia nulla» - Con Brexit non cambia nulla per la Svizzera, secondo la presidente della Confederazione Doris Leuthard. Per il Consiglio federale è importante continuare a promuovere gli interessi elvetici, ha aggiunto parlando con i media a Soletta, dove si tiene la seduta odierna del governo.

«Questo significa che vogliamo mantenere le relazioni senza interruzioni con la Gran Bretagna quando non sarà più membro dell'Ue». È di vitale importanza che non ci siano lacune giuridiche nei rapporti con un ex membro dell'Ue.

La Svizzera ha sempre avuto buoni rapporti con l'amministrazione britannica e la settimana prossima Johann Schneider-Ammann sarà a Londra, ha detto ancora Leuthard. È chiaro che abbiamo bisogno di un accordo di libero scambio. Visto che la Gran Bretagna è ancora membro dell'Ue non è possibile negoziare ufficialmente un'intesa, si tratta quindi di sondare il terreno e preparare future trattative. Tutti i dipartimenti stanno preparando accordi in questo senso, ha aggiunto la consigliera federale.

13:01

Muscat: «Gb deve avere peggiori condizioni dopo l'uscita» - «Il negoziato della Ue con il Regno Unito dovrebbe essere equo per entrambe le parti, ma è imperativo che l'appartenenza alla Ue emerga come l'opzione superiore» per avere un rapporto con l'Unione europea. Lo ha detto il premier maltese, Joseph Muscat, detentore della presidenza di turno, dopo un incontro con il capo negoziatore europeo, Michel Barnier, alla Valletta.

«Oggi è il primo giorno di un percorso molto lungo e difficile - ha detto il francese - La Ue cercherà di stabilire un accordo equo per il futuro a lungo termine dei membri dell'Unione».

12:53

Eurocities: «Assicurare cooperazione tra città Ue e Gb» - «È imperativo che le città non siano dimenticate, l'Ue e tutti i leader degli Stati membri dovrebbero assicurare che le città del Regno Unito siano capaci di lavorare assieme alle loro controparti europee sul terreno economico, sociale e ambientale». Così in una nota Daniël Termont, presidente di Eurocities, l'organizzazione che comprende più di 140 centri urbani oltre 30 Stati europei, Gran Bretagna compresa.

«Eurocities sostiene in maniera attiva progetti come l'iniziativa Core Cities, che riconosce il ruolo internazionale delle città nell'orientare flussi di commercio e lavoro qualificato«, continua Termont, secondo il quale la collaborazione con le città britanniche deve andare avanti su «sfide globali chiave, come il cambiamento climatico e le migrazioni, ma anche strategie progressive per crescita inclusiva e coesione sociale».

12:51

Telefonata Juncker-May pre-articolo 50 - Ieri sera il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ha avuto una telefonata con il premier britannico Theresa May «prima dell'attivazione dell'articolo 50» per far scattare la Brexit. Lo ha affermato un portavoce della Commissione Ue.

Sempre ieri sera, May ha avuto un colloquio telefonico anche con il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, ha fatto sapere lo stesso Tusk su Twitter.

12:32

Felipe Gonzalez: «Ue non rinunci al federalismo» - Il leader storico del socialismo spagnolo, l'ex-premier Felipe Gonzalez, ha esortato oggi l'Ue a «non rinunciare al federalismo» davanti alla sfida esistenziale della Brexit.

L'impatto del divorzio con il Regno Unito sul progetto comune, ha affermato in un dibattito a Madrid, dipenderà dalla «maggiore accettazione, o disaffezione, dei cittadini dell'Ue» dopo la «disconnessione» di Londra.

Per Gonzalez, che ha guidato il governo spagnolo dal 1082 al 1996, un periodo che ha definito «il decennio della galoppata dell'Europa», che la Brexit sia «un vaccino o un contagio dipenderà per buona parte da se l'Ue sarà capace di difendere un elemento essenziale della sua identità, la mobilità dei suoi cittadini, che non possono essere sviliti, maltrattati o discriminati entro i confini dell'Europa».

12:29
12:22

Hammond: «Gb non vuole scegliere a piacimento» - Apre uno spiraglio al compromesso con l'Ue il Cancelliere dello Scacchiere britannico. Philip Hammond in una intervista alla Bbc, poco prima dell'annuncio ufficiale della premier Theresa May per avviare la Brexit, sostiene che Londra non vuole «scegliere a piacimento» cosa mantenere e cosa rifiutare nelle trattative con l'Europa.

Per Hammond si va infatti nella direzione indicata molto chiaramente ai partner Ue dal piano della May, che prevede l'uscita del Regno dal mercato unico e la fine dell'adesione come membro a pieno titolo all'unione doganale.

12:15

Telefonata Merkel-May prima della richiesta ufficiale - Angela Merkel e Theresa May hanno avuto una telefonata, ieri, prima della presentazione ufficiale da parte di Londra della lettera per l'Uscita dall'Ue. Lo ha riferito la portavoce Ulrike Demmer. Nulla è trapelato sui contenuti del colloquio.

11:56

«Il negoziato dia priorità ai cittadini» - Il Parlamento europeo «richiede il giusto trattamento dei cittadini dei 27 Paesi dell'Ue che risiedono nel Regno Unito e di quelli britannici negli Stati Ue ed è dell'opinione che nel negoziato si debba dare piena priorità ai loro rispettivi interessi». Così la bozza di risoluzione che il Parlamento europeo discuterà mercoledì prossimo in plenaria a Strasburgo, e che oggi sarà sul tavolo alla riunione dei leader dei gruppi politici, di cui l'agenzia di stampa italiana ANSA ha preso visione.

Nella bozza si legge anche che il Parlamento europeo chiede che «lo status ed i diritti dei cittadini siano soggetti alla reciprocità, eguaglianza, simmetria e non discriminazione, e la protezione della legge dell'Unione; e sottolinea che qualsiasi deterioramento del diritto di residenza prima della data di ritiro della Gran Bretagna dall'Ue è contraria alla legge europea».

Tra gli elementi che dovranno essere affrontati dai negoziati, si legge nel documento, anche la messa a punto «degli obblighi finanziari tra il Regno Unito e l'Ue; la frontiera esterna dell'Unione; il chiarimento dello status degli impegni internazionali del Regno Unito presi in qualità di membro dell'Ue».