STATI UNITICerca di inseminare una donna con lo sperma del compagno

JACKSONVILLE - Una donna della Florida è stata dichiarata colpevole per aver introdotto illegalmente una donna messicana negli Stati Uniti e per averla tenuta prigioniera per due anni a Jacksonville cercando di farla rimanere incinta usando delle siringhe contenenti lo sperma del suo compagno. Lo riporta People.

La promessa di 4000 dollari - Esthela Clark è comparsa davanti al tribunale federale, rischia 20 anni di carcere. La sua condanna sarà pronunciata il prossimo mese. Secondo i documenti in possesso del giornale la 47enne ha pagato 3000 dollari nel 2012 per portare la 22enne oltre confine. Alla vittima - alla quale sono stati promessi 4000 dollari - era stato spiegato che avrebbe aiutato la coppia con una gravidanza surrogata supervisionata dai medici.

I tentativi di inseminazione - Ma presto tutto è degenerato. Sempre secondo i racconti della messicana già dopo una settimana dal suo arrivo Esthela Clark ha provato a inseminarla con una siringa. Lo sperma del fidanzato veniva preso dai preservativi usati dalla coppia. I tentativi venivano fatti tre o quattro volte al giorno.

Alimentata a fagioli - Quando mesi dopo non era ancora stato raggiunto nessun risultato, l’americana ha iniziato a diventare sempre più aggressiva fisicamente e psicologicamente. Imputando la non fecondazione al sovrappeso della messicana, questa è stata messa a dieta, veniva nutrita solo con fagioli arrivando a perdere 65 chili.

Soprusi sempre più gravi - La messicana è inoltre stata costretta a svolgere lavori domestici, a lavorare in ristoranti locali lasciando il suo guadagno all’americana, a subire sevizie e ad avere rapporti sessuali con due sconosciuti. È stata minacciata di ritorsioni sulla sua famiglia, dalla quale Esthela Clark ha cercato di avere dei soldi.

Esthela Clark è stata incriminata nel 2015 con l'accusa di ospitare stranieri illegalmente, di traffico sessuale di bambini, di lavoro forzato e di favoreggiamento di traffico di schiavi.