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FRANCIALo sparatore di Grasse affascinato dalla strage di Columbine

16.03.17 - 18:30
Gli investigatori hanno del tutto escluso il terrorismo quale movente, legato probabillmente a «cattivi rapporti con i compagni», e stanno passando al setaccio i profili social del 17enne
Lo sparatore di Grasse affascinato dalla strage di Columbine
Gli investigatori hanno del tutto escluso il terrorismo quale movente, legato probabillmente a «cattivi rapporti con i compagni», e stanno passando al setaccio i profili social del 17enne

GRASSE - Gli inquirenti francesi stanno passando al setaccio i profili social di Killian, il 17enne che ha aperto il fuoco all'interno del liceo Alexis de Tocqueville di Grasse, nel sud della Francia. Escluso da subito il movente terroristico, gli investigatori si stanno concentrando sulle attività web del giovane.

In particolare è emersa una sua passione per i video di stragi e sparatorie. In particolare il 17enne ha visionato parecchie volte la sparatoria nella Columbine High School, avvenuta nel 1999 e in seguito alla quale 13 persone furono uccise da due agenti killer, che poi si tolsero la vita. Un contesto, il loro, di emarginazione, bullismo e disturbi psichici, e sembra che a Grasse si stia indagando nella stessa direzione.

Killian, stando al suo profilo Facebook, subiva una vera e propria fascinazione per l'universo satanista, i videogiochi sparatutto e la mitologia nordica. Fino ad ora la polizia non aveva mai avuto ragione di occuparsi di lui, anzi: suo padre è una persona conosciuta in città, essendo consigliere comunale (nelle file del Front National, rivela Libération).

«È stato l'atto folle di un ragazzo fragile e affascinato dalle armi da fuoco»: così lo ha definito la ministra dell'Educazione, Najat Vallaud-Belkacem, che si è recata a Grasse per incontrare gli studenti del liceo Tocqueville e le forze dell'ordine.

«Gli studenti sono tutti in salvo e rientrati a casa, se lo desiderano saranno seguiti da alcuni psicologi che abbiamo messo a disposizione», ha aggiunto la ministra. «Per fortuna i feriti non sono gravi. Ma è stato evitato il peggio». Infine ha concluso: «Il comportamento del preside è stato eroico, si è precipitato verso lo studente per farlo ragionare quando questi ha tirato fuori l'arma».

Fabienne Atzori, procuratrice di Grasse, ha confermato in conferenza stampa: «Non ci sono elementi né legami con un'azione terroristica. Le motivazioni dello studente che ha sparato sembrano essere legate a cattivi rapporti con i compagni».

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