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IRAQMigliaia di civili in fuga da Mosul

28.02.17 - 19:34
Migliaia di civili in fuga da Mosul

MOSUL - Migliaia di residenti in fuga dai combattimenti, altri, ritornati nelle loro case nei quartieri già riconquistati dalle truppe governative, che ancora cadono vittime dei bombardamenti a colpi di mortaio dell'Isis. La popolazione civile di Mosul continua a pagare un alto prezzo nell'offensiva delle forze lealiste per strappare allo Stato islamico la seconda città dell'Iraq, che dal 2014 è considerata la capitale del 'Califfato' nel Paese.

Intanto non trovano per il momento conferme ufficiali i racconti di alcuni residenti raccolti nei giorni scorsi dal quotidiano Daily Telegraph, secondo i quali a Khasfa, una località otto chilometri a sud di Mosul, riconquistata recentemente dai governativi, sarebbe stata scoperta una fossa comune con i corpi di 4.000 persone, in maggioranza membri delle forze di sicurezza irachene, uccisi dopo la conquista della regione da parte dell'Isis tre anni fa. Le immagini pubblicate mostrano un avvallamento naturale del terreno in una zona lungo l'autostrada tra Baghdad e Mosul dove i corpi sarebbero stati trovati. Ma non ci sono fotografie dei resti.

Secondo dati dell'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari dell'Onu (Ocha), 8.000 persone sono già fuggite dai quartieri occidentali di Mosul dall'inizio - la settimana scorsa - di una nuova fase dell'offensiva governativa per penetrare nel centro della città, situato appunto sulla riva ovest del Tigri, dopo avere riconquistato l'intera parte orientale.

Le cifre fornite dal ministro iracheno per i migranti e gli sfollati, Jassem Mohammad al Jaff, sono ancora più drammatiche. Il rappresentante del governo di Baghdad ha infatti affermato che nella sola giornata di ieri sono stati non meno di 8.735 gli uomini, le donne e i bambini che sono riusciti a raggiungere il territorio controllato dall'esercito, per venire trasferiti nei campi profughi di Jada e Hamam Alil.

Ma secondo l'Ocha, il numero di coloro che fuggono potrebbe aumentare fino a 250.000 nelle prossime settimane, visto che le condizioni sono "disperate" per i circa 750.000 residenti ancora in città. Ad indurli a cercare rifugio altrove non sono solo i combattimenti, ma anche la mancanza di acqua e cibo, a causa dell'interruzione delle principali vie di rifornimento, in particolare l'autostrada che proviene dal confine siriano.

Anche oggi intensi combattimenti sono stati segnalati lungo tutto il fianco meridionale della città, dove ieri le truppe di Baghdad sono riuscite a riprendere il controllo di un ponte sul fiume Tigri, il cosiddetto 'Quarto Ponte', gravemente danneggiato dai bombardamenti. Oggi i genieri dell'esercito hanno effettuato un sopralluogo in vista dell'allestimento di un ponte galleggiante che ripristini il collegamento tra la sponda orientale e quella occidentale del Tigri. Mentre le forze speciali si sono addentrate nel quartiere di Shuhada, dove continuano i combattimenti.

Anche nella zona est di Mosul, dichiarata "completamente liberata" dal governo il mese scorso, la sicurezza stenta ad essere ripristinata. Fonti locali hanno detto che un numero imprecisato di civili sono stati uccisi e feriti nell'attacco di un drone dell'Isis sui quartieri di Muhandesin e Al Jazayer.

 

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