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GERMANIA«Frau Merkel contribuì alla morte di mia madre»

22.02.17 - 15:12
Sono le parole di Walter Kohl, il figlio maggiore dell'ex cancelliere Helmut Kohl e della prima moglie Hannelore
«Frau Merkel contribuì alla morte di mia madre»
Sono le parole di Walter Kohl, il figlio maggiore dell'ex cancelliere Helmut Kohl e della prima moglie Hannelore

BERLINO - "Per me Frau Merkel ha contribuito non poco alla morte di mia madre". Parole di Walter Kohl, il figlio maggiore dell'ex cancelliere Helmut Kohl e della prima moglie, Hannelore, in un'intervista alla Zeit, secondo un'anticipazione.

L'accusa riguarda il comportamento della cancelliera, nel periodo dello scandalo dei fondi illegali ai partiti, che coinvolse la Cdu e il cancelliere della Riunificazione. Come noto, Merkel prese le distanze dal suo "padre" politico, con un intervento sulla Faz, ritenuto da tutti il suo "tradimento". Ora Walter Kohl racconta che Merkel fosse amica di sua madre. "Come politica professionista Frau Merkel sapeva che questo avrebbe scatenato una valanga, che avrebbe seriamente danneggiato mia madre e la mia famiglia", afferma, 15 anni dopo il suicidio dell'ex first lady. "Nella lotta per il potere nella Cdu, Merkel ha trattato la sofferenza di mia madre come un effetto collaterale", ha aggiunto.

"L'attuale cancelliera all'epoca non ha mai detto pubblicamente: lasciate la famiglia fuori dal gioco. E sapeva che mia madre fosse gravemente malata", aggiunge. Hannelore Kohl soffriva di un'allergia alla luce. La signora Kohl non aveva nulla a che fare con lo scandalo che investì il partito, eppure, racconta ancora il figlio "è stata oltraggiata nei modi più disgustosi pubblicamente. Fu apostrofata addirittura come 'prostituta delle donazioni'". "Tutta la situazione per lei è stata ancor più dolorosa, perché si è sentita tradita da Angela Merkel", continua lo sfogo. Un tempo erano molto amiche, stando alla ricostruzione di Walter Kohl: "Si incontravano spesso, parlavano molto. Io seppi da mia madre che si erano rivelate cose anche molto personali. Era un'amicizia".

Nel momento della difficoltà, Merkel non si è mai fatta più viva con Hannelore, e questo nonostante avesse detto - stando a un protocollo del presidio della Cdu - all'insorgere dello scandalo: "Non possiamo mollare Helmut Kohl, grazie al quale abbiamo avuto vantaggi per anni. Prima di tutto dobbiamo proteggere lui e la sua famiglia".

Per il figlio dell'ex cancelliere, che oggi ha 53 anni e gestisce con sua moglie un'impresa di auto, dopo aver superato una crisi esistenziale, non è in discussione la difesa di Helmut Kohl: "il suo atteggiamento ha provocato l'escalation dello scandalo", aggiunge. Quello che vuole denunciare "è qualcosa di più basilare: il comportamento umano di Angela Merkel, nella lotta interna al partito".

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COMMENTI
 

Liola 7 anni fa su tio
Se fosse tutto vero "ammazziamo" i nostri in favore degli asilanti.... ma tutto a buon rendete...
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