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IRAQViolenze dell'esercito a Mosul, spunta un video shock

19.02.17 - 13:16
Le immagini mostrano pestaggi ed esecuzioni sommarie
Violenze dell'esercito a Mosul, spunta un video shock
Le immagini mostrano pestaggi ed esecuzioni sommarie

MOSUL - Mentre il premier iracheno annuncia l'inizio dell'offensiva per la riconquista della parte ovest di Mosul ancora in mano all'Isis, esce sui social un video che ritrae le violenze esercitate da soldati dell'esercito di Baghdad per le strade di Mosul.

Lo riporta il Guardian.

Le scene di violenza sono state postate su pagine di sostegno all'esercito di Baghdad. In una delle immagini più violente un uomo dietro la telecamera incita un gruppo di uomini con divise dell'esercito federale a picchiare quattro uomini in abiti civili. «Bravi, avete fatto un bel lavoro», aggiunge mentre gli uomini trascinano i prigionieri sull'asfalto e poi ne giustiziano sommariamente tre con mitragliatori.

In un'altra immagine uomini con divise da poliziotti hanno in mano delle fruste e in un'altra giovani uomini sono picchiati e costretti ad imitare animali.

Le immagini hanno provocato forti critiche sia da parte dell'Onu che delle organizzazioni per la difesa dei diritti umani. C'e' il rischio che il video mini l'appoggio della popolazione all'offensiva per liberare Mosul ovest.

L'arrivo dell'esercito in città era stato accolto con sollievo dalla popolazione dopo il brutale regime dell'Isis e ai militari finora era stato riconosciuto, anche dalle ong, di aver agito con moderazione. Erano infatti forti i timori che l'ingresso dell'esercito, in cui prevalgono gli sciiti, in una città a maggioranza sunnita potesse provocare un bagno di sangue.

Belkis Wille, un operatore di Human Rights Watch, ha detto che è importante comunque che il premier prenda sul serio queste denunce. «Vediamo spesso la nascita di comitati investigativi, ma raramente risultati. Speriamo che in questo caso sia diverso», ha aggiunto.

L'ufficio del Primo ministro ha aperto un'inchiesta sui video pur insistendo sul fatto che si tratta di materiale falsificato e calunnioso.

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