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AUSTRALIAScandalo pedofilia, «è straziante»

06.02.17 - 15:59
Così l'arcivescovo di Sydney, mons. Anthony Fisher, commenta in un messaggio pastorale pubblicato sul sito della diocesi i risultati dell'inchiesta della Commissione federale
Scandalo pedofilia, «è straziante»
Così l'arcivescovo di Sydney, mons. Anthony Fisher, commenta in un messaggio pastorale pubblicato sul sito della diocesi i risultati dell'inchiesta della Commissione federale

SYDNEY - «Quello che è stato rivelato è straziante». Così l'arcivescovo di Sydney, mons. Anthony Fisher, commenta in un messaggio pastorale pubblicato sul sito della diocesi i risultati dell'inchiesta della Commissione federale sulle risposte delle istituzioni agli abusi sessuali su minori.

«Mi sono sentito personalmente scosso e umiliato da queste informazioni - dice il presule, successore sulla cattedra di Sydney del cardinale George Pell -, come lo sono stato da altre rivelazioni importanti della Commissione Reale fino ad oggi. La Chiesa è dispiaciuta e io sono dispiaciuto per gli errori del passato che ha lasciato tanti così danneggiati. So che molti dei nostri sacerdoti, religiosi e fedeli laici sentono la stessa cosa: come cattolici dobbiamo piegare la testa per la vergogna».

«Abbiamo già sentito di molti casi dolorosi e vergognosi di abusi sessuali riferiti alla Royal Commission a vittime coraggiose - prosegue l'arcivescovo, frate domenicano -. Oggi abbiamo sentito queste storie individuali aggregate nei dati presentati alla Commissione in merito alla percentuale di sacerdoti e religiosi con accuse di abusi fatte contro di loro dal 1950». «Per mia vergogna e tristezza - aggiunge -, sembrerebbe che in tutta l'Australia ben 384 preti cattolici diocesani, 188 sacerdoti religiosi, 597 fratelli religiosi e 96 sorelle religiose hanno avuto accuse di abusi sessuali su minori fatte contro di loro sin dal 1950. Accuse sono state fatte anche contro 543 laici lavoratori della chiesa e altri 72 il cui status religioso è sconosciuto».

Mons. Fisher parla di un periodo che sarà «traumatico per tutti i coinvolti, specialmente le vittime», promettendo di fare «tutto il possibile» in loro aiuto. Ricorda il lavoro fatto perché le accuse riguardanti la sua arcidiocesi fossero affrontate «con prontezza, giustizia e compassione». «Sono convinto - afferma - che alla fine dell'umiliazione e della purificazione attraverso le quali stiamo passando ci sarà una Chiesa più umile, più consapevole e più compassionevole». «E cosa importante - conclude -, incoraggio fortemente chiunque abbia da fare accuse di abusi sessuali di contattare la polizia: essi sono nella migliore posizione per investigare».

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