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ITALIAL'amministratore dell'hotel aveva richiesto un intervento delle autorità poco prima del disastro

22.01.17 - 16:45
«I clienti sono terrorizzati dalle scosse e non possono ripartire a causa delle strade bloccate. I telefoni sono fuori servizio» si legge nell'email rivolta alle autorità
L'amministratore dell'hotel aveva richiesto un intervento delle autorità poco prima del disastro
«I clienti sono terrorizzati dalle scosse e non possono ripartire a causa delle strade bloccate. I telefoni sono fuori servizio» si legge nell'email rivolta alle autorità

FARINDOLA - Il 18 gennaio scorso, dopo il succedersi di scosse sismiche e di intense nevicate, Bruno Di Tommaso, l'amministratore unico dell'hotel Rigopiano travolto il giorno stesso da una valanga, ha mandato una mail al Prefetto di Pescara, al presidente della Provincia, alla polizia provinciale e al sindaco di Farindola, segnalando che «la situazione» stava diventando «preoccupante» e chiedeva di «predisporre un intervento».

«I clienti sono terrorizzati dalle scosse sismiche e hanno deciso di restare all'aperto", scriveva il direttore, "non potendo ripartire a causa delle strade bloccate».

Questo il testo completo del messaggio spedito via e-mail da Di Tommaso:

«Vi comunichiamo che a causa degli ultimi eventi la situazione è diventata preoccupante. In contrada Rigopiano ci sono circa 2 metri di neve e nella nostra struttura al momento 12 camere occupate (oltre al personale). Il gasolio per alimentare il gruppo elettrogeno dovrebbe bastare fino a domani, data in cui ci auguriamo che il fornitore possa effettuare la consegna. I telefoni invece sono fuori servizio. I clienti sono terrorizzati dalle scosse sismiche e hanno deciso di restare all'aperto. Abbiamo cercato di fare il possibile per tranquillizzarli ma, non potendo ripartire a causa delle strade bloccate, sono disposti a trascorrere la notte in macchina. Con le pale e il nostro mezzo siamo riusciti a pulire il viale d'accesso, dal cancello fino alla Ss42. Consapevoli delle difficoltà generali, chiediamo di predisporre un intervento al riguardo. Certi della vostra comprensione, restiamo in attesa di un cenno di riscontro».

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