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ITALIABus ungherese, sei persone ancora ricoverate

22.01.17 - 11:06
Dall'Ungheria, assieme ai genitori dei ragazzi, sono arrivati anche alcuni psicologi. Morti i figli del professore eroe
Bus ungherese, sei persone ancora ricoverate
Dall'Ungheria, assieme ai genitori dei ragazzi, sono arrivati anche alcuni psicologi. Morti i figli del professore eroe

VERONA - Sono sei le persone ricoverate nei due ospedali veronesi, al Borgo Trento e al Borgo Roma, in seguito alla tragedia del pullman ungherese che ha preso fuoco dopo essersi schiantato contro un pilone sulla A4 allo svincolo di Verona est. Sedici i morti nell'incidente, avvenuto venerdì notte.

Secondo quanto si è appreso da fonti qualificate, le persone ricoverate sarebbero tutte adulti, due dei quali non ancora identificati, che erano a bordo del mezzo assieme a un gruppo di studenti del liceo classico Szinyei Merse Pal di Budapest.

A Borgo Trento sono cinque i ricoverati: due coniugi al centro ustioni, un uomo con una frattura al polso e due persone non identificate, una con gravi ustioni e l'altra con trauma cranico. A Borgo Roma, invece, è ricoverato un uomo, pare un docente, con trauma cranico.

Intanto dall'Ungheria, assieme ai genitori dei ragazzi, sono arrivati anche alcuni psicologi, che assieme a un collega dell'azienda ospedaliera di Verona e a due psicologhe della Polizia assistono i ragazzi sopravvissuti alla tragedia, che rientreranno in patria oggi, con i genitori o con i mezzi della Croce Rossa ungherese.

«I ragazzi - dice la console generale d'Ungheria, Judith Timaffy - sono stati sentiti dalla polizia stradale e il magistrato ha dato il permesso per il ritorno in patria». Probabile in ritorno in Ungheria anche di due dei sei feriti ricoverati negli ospedali veronesi.

Intanto giunge notizia del fatto che nel rogo sono morti entrambi i figli del professore di educazione fisica Gyorgy Vigh che dopo essersi messo in salvo era rientrato nel mezzo più volte per tirare fuori ad una ad una altre persone.

«Non è riuscito a salvare il figlio e la figlia» ha affermato Judith Timaffy. A bordo del pullman c'era anche la moglie del docente «che ha visto - sottolinea il console - morire la figlia. Il ragazzo non l'hanno proprio visto ma purtroppo è tra i deceduti».

Continua intanto il lavoro della Polizia stradale di Verona per arrivare a ricostruire nel dettaglio la dinamica e le cause dell'incidente, alla luce anche dell'inchiesta aperta dalla procura scaligera per omicidio colposo plurimo stradale. Accertamenti che si basano anche sulle testimonianze rese dai sopravvissuti, da quelle di automobilisti che hanno incrociato il pullman lungo il tratto autostradale da Milano verso Verona, dall'analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza della rete autostradale.

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