Giorgia Galassi racconta quelle ore di paura: «Ci siamo nutriti con il ghiaccio, e i bambini non hanno mai pianto»
FARINDOLA - Sono ore drammatiche quelle vissute dai superstiti prima di essere trovati dai soccorritori. Ancora sotto shock, Giorgia Galassi, una delle persone salvate, ha raccontato al Corriere della Sera come è riuscita a sopravvivere per 58 ore sepolta dalla neve.
Giorgia si trovava in vacanza con il fidanzato, e dopo le prime scosse di terremoto aveva deciso di lasciare la zona colpita: «Avevo paura» racconta. Poco prima che la valanga colpisse l’albergo, i due fidanzati stavano bevendo un thé in attesa che qualcuno dicesse loro come e quando poter partire, viste le condizioni meteo avverse. Poi un boato. Quando si riprendono sono a terra, confusi. «Eravamo completamente isolati, poi abbiamo capito che era a causa della neve».
All’interno della hall con lei c’erano altre tre persone, di cui una ferita ad un braccio. E riuscivano anche a sentire a poca distanza una mamma con un bambino, alla ricerca dell’altra figlia, e in un’altra stanza un gruppo di bambini.
«Era tutto buio, e abbiamo fatto un po’ di luce con i cellulari» racconta ancora Giorgia. Ma l’albergo scricchiola, e fa paura. Il fatto incredibile è che «i bambini non hanno mai pianto, si sono comportati davvero bene».
E quando c’è la paura, la fame passa in secondo piano: «Ci siamo nutriti solo del ghiaccio che avevamo intorno».
Poi finalmente, attorno alle 11.00, ecco un nuovo rumore: sono i soccorsi. La mamma con il figlio vengono estratti per primi, poi tocca agli altri rivedere la luce.
I soccorsi continuano a lavorare giorno e notte per tentare di salvare chi ancora è rimasto là sotto.