Cerca e trova immobili

IRAQIl governo annuncia la «liberazione totale» di Mosul est

18.01.17 - 19:15
La roccaforte jihadista è sotto attacco da tre mesi, ma non tutti festeggiano
Il governo annuncia la «liberazione totale» di Mosul est
La roccaforte jihadista è sotto attacco da tre mesi, ma non tutti festeggiano

BAGHDAD - Il governo iracheno annuncia la «liberazione completa» della parte est di Mosul, roccaforte jihadista da tre mesi sotto attacco e la cui parte occidentale è ancora in mano all'Isis.

Ma non tutti i generali governativi fanno eco al trionfalismo odierno. Per alcuni la battaglia è ancora in corso in alcuni quartieri periferici della parte orientale.

Il premier Haidar al Abadi ha espresso soddisfazione in serata dopo l'annuncio, stamani, del generale Taleb Shaghati della «liberazione» della parte est della città, in mano all'Isis dal giugno 2014.

«La liberazione finale e la completa vittoria a Mosul sono vicine», ha detto Abadi citato dai media locali. Abadi ha affermato che uno dei quartieri nel settore nord-orientale di Mosul, quello di Ghabat, è stato «liberato» nel pomeriggio.

La giornata era cominciata con la conferenza stampa del generale Shaghati da Bartella, un sobborgo alla periferia est della città contesa, dal 17 ottobre nella morsa dell'offensiva delle forze governative e curde, sostenute dalla Coalizione anti-Isis a guida Usa.

Il generale Shaghati, comandante delle forze anti-terrorismo, aveva affermato che «tutta la parte est è stata liberata», parlando di una «grande vittoria senza precedenti».

Dal canto suo, un altro generale, Abdelamir Yarallah, a capo di una delle divisioni dell'anti-terrorismo presente a Mosul est, smentiva in parte Shaghati, affermando che «la liberazione non si è ancora conclusa. L'avanzata è ancora in corso». Per tutta la giornata si è combattuto a Ghabat e in altre sacche di resistenza nella parte nord del settore orientale.

Questo è separato dalla parte ovest dal fiume Tigri. Le due zone erano collegate da cinque ponti, danneggiati o distrutti dai raid aerei della Coalizione anti-Isis oppure dagli stessi miliziani jihadisti intenzionati a rallentare l'avanzata verso ovest dei governativi.

Fonti militari irachene hanno riferito a tal proposito che nella base aerea militare di Qayyara, a sud di Mosul, sono già arrivati i barconi per costruire ponti di barche sul Tigri e avviare l'offensiva sulla riva occidentale.

Lo stesso premier Abadi ha confermato che a breve comincerà l'attacco nell'altra metà di Mosul. In questa zona però, a differenza della parte orientale, le forze governative dovranno entrare nei vicoli del centro storico di una delle città più antiche del Medio Oriente. La guerriglia urbana sarà assai più complicata nella zona ovest della roccaforte jihadista.

Secondo fonti Onu, in città vivono ancora circa un milione di persone. Ma sono cifre che non possono essere verificate in maniera indipendente. Le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite affermano che l'offensiva governativa su Mosul ha causato, dal 17 ottobre a oggi, lo sfollamento di circa 150mila persone da Mosul est e dintorni.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE