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CUBATermina il viaggio di Fidel, l'ultimo addio a Santiago

03.12.16 - 19:59
Con la sepoltura a Santa Ifigenia si chiudono per Cuba i nove giorni di lutto nazionale
Termina il viaggio di Fidel, l'ultimo addio a Santiago
Con la sepoltura a Santa Ifigenia si chiudono per Cuba i nove giorni di lutto nazionale

L'HAVANA - Il viaggio di Fidel Castro nella sua Cuba termina a Santiago. Dopo aver percorso 900 chilometri, e aver attraversato l'isola sulle orme della 'Caravana de la Libertad' che segnò l'inizio dell'era del Comandante en Jefe, Fidel torna alla 'sua' base. Dove tutto iniziò.

A Santiago de Cuba infatti il Lider Maximo ha mosso i primi passi della rivoluzione, che lo ha portato il 1 gennaio del 1959 a entrare trionfante a L'Avana. E Santiago è orgogliosa del suo ruolo nella storia, e si definisce 'culla della rivoluzione'.

Il corteo funebre con le ceneri di Fidel entra trionfante in città e percorre 17 chilometri per le strade di Santiago, fra migliaia di persone in piazza per salutarlo e omaggiarlo. Un omaggio che si protrae l'intera giornata, con l'ultimo bagno di folla per il Comandante en Jefe nella Plaza Antonio Maceo, la Plaza de la Revolucion, alla presenza di Raul Castro.

Per l'occasione diverse personalità sono giunte a Cuba. Fra queste il presidente della Repubblica del Congo, Denis Sasso Nguesso. "Fidel Castro è stata una delle figure più importanti del XX secolo, un uomo che lanciò e partecipò alla liberazione dell'America Latina, dell'Africa e dell'Asia" dice.

Santiago de Cuba si è tirata a lucido per l'occasione storica, così come molte delle altre città toccate lungo il viaggio di Fidel partito da L'Avana. Le strade intorno alla città sono state asfaltate e ripulite, così come la pittura nelle principali piazze rinfrescata.

L'area vicino alla Plaza de la Revolucion è chiusa, accessibile solo a piedi. La zona del cimitero di Santa Ifigenia, dove saranno sepolte le ceneri, è inavvicinabile. Il cimitero è uno dei luoghi storici della città: qui Fidel "riposerà per l'eternità" dicono gli abitanti di Santiago, insieme all'eroe nazionale cubano Jose' Marti' e agli 30 generali protagonisti della liberazione cubana dalla dittatura di Fulgencio Batista.

Il popolo di Santiago de Cuba è orgoglioso di aver ispirato Fidel, che proprio da Santiago è partito per conquistare e liberare L'Avana salendo al potere. Il primo tentativo di Fidel è stato nel 1953, quando insieme ad altri 153 guerriglieri tentò l'assalto al quartier generale della Moncada per strappare il potere a Batista. Un tentativo senza successo che però gettava i semi della rivoluzione cubana, facendo salire Fidel e Raul, alla guida dei guerriglieri insieme a Abel Santamaria, alle cronache.

Un orgoglio quello del popolo di Santiago che non viene nascosto. "Tutto è iniziato da qui", "siamo la culla della rivoluzione" dicono gli abitanti in strada a salutare il Comandante en Jefe. Molte le scolaresche presenti al passaggio del corteo funebre: i bambini con l'uniforme della scuola cantano 'yo soy Fidel', 'Hasta la Victoria sempre Comandante'.

Con la sepoltura a Santa Ifigenia si chiudono per Cuba i nove giorni di lutto nazionale, e l'isola può tornare ad ascoltare musica, ballare e servire alcolici, tutte iniziative vietate da quando Fidel è morto. Con la sepoltura, o come preferiscono definirla la 'transizione all'eternità', si apre ufficialmente per Cuba il dopo-Fidel.

Il futuro, almeno fino al 2018, è nella mani di Raul castro e per i cubani è tutto da definire. La richiesta che arriva a gran voce è quella di una svolta economica, per rilanciare lo sviluppo nell'isola alle prese ancora con l'embargo americano. Un futuro incerto, al quale i cubani guardano con ottimismo e preoccupazione, ma con l'assicurazione che la rivoluzione di Fidel va avanti e l'isola non diventerà una colonia di nessun impero.
 
 

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