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BRASILESalvo per un caso, José Nivaldo in lacrime: «Non voglio più giocare a calcio»

01.12.16 - 14:00
Voleva giocare la sua partita numero 300 davanti al pubblico di casa, per questo non aveva preso il volo dove hanno trovato la morte quasi tutti i suoi compagni di squadra del Chapecoense
Salvo per un caso, José Nivaldo in lacrime: «Non voglio più giocare a calcio»
Voleva giocare la sua partita numero 300 davanti al pubblico di casa, per questo non aveva preso il volo dove hanno trovato la morte quasi tutti i suoi compagni di squadra del Chapecoense

CHAPECO - Il fatto che José Nivaldo non abbia preso il volo sul quale hanno trovato la morte quasi tutti i suoi compagni di squadra del Chapecoense martedì è dovuto a un caso.

Con 299 partite all’attivo con la maglia della squadra brasiliana decimata nell’incidente aereo, il 42enne era prossimo alla sua partita numero 300. Questo importante momento, però, lo voleva vivere davanti al suo pubblico di casa, nel loro stadio. Con il consenso del suo allenatore, il giocatore non aveva così preso il volo per la Colombia per giocare la finale della Coppa sudamericana contro l'Atlético Nacional.

Parlando alla stampa, il brasiliano, inconsolabile, ha annunciato il suo ritiro a una partita dal record a cui teneva tanto. «Stavo aspettando questo bel momento, ma le cose non accadono mai per caso - ha spiegato in lacrime - non voglio più giocare a calcio».

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