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PECHINO - Hebei Yineng Tower Engineering ha offerto 1,2 milioni di yuan (176'000 franchi) di indennizzo a ogni famiglia dei 74 lavoratori deceduti il 24 novembre a causa del collasso di piattaforma e impalcatura all'interno della torre di raffreddamento in costruzione alla centrale di Fengcheng, nella provincia di Jiangxi.
Mentre, riferisce sempre l'agenzia Xinhua, altri sei dirigenti, dopo i nove dei giorni scorsi, sono stati arrestati di cui quattro sospettati di "gravi responsabilità" e due per la "produzione e la vendita di prodotti scadenti".
La proposta della compagnia costruttrice è stata accettata dai familiari delle vittime, in un tentativo di compensazione e di risposta anche all'indignazione esplosa sui social network.
L'incidente, che ha fatto riemergere le ataviche carenze sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ignorando le normative in vigore, è tra i più gravi degli ultimi anni. L'esplosione del 2015 in un deposito di stoccaggio di materiale chimico a Tianjin provocò 165 morti, a meno di un anno dallo scoppio nella fabbrica di componenti di auto di Kunshan in cui morirono 146 persone.
Lo stesso governo ha dovuto adottare provvedimenti urgenti sul crollo di Fengcheng: l'Amministrazione statale per la sicurezza sul lavoro, che fa capo al Consiglio di Stato (l'esecutivo cinese), ha pubblicato una lettera aperta sul suo sito web spiegando di aver inviato sul luogo dell'incidente, dopo l'acquisizione delle relative informazioni, un team per aiutare le autorità locali nelle operazioni di soccorso e di gestione degli effetti conseguenti chiedendo alle autorità coinvolte e competenti sulla sicurezza «una speciale ispezione al fine di stabilire le responsabilità nel dettaglio».
