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Sono questi i primi risultati dell'autopsia effettuata sul corpo della 27enne che, domenica scorsa, era uscita per una corsetta. E non è più tornata a casa
BERLINO - Carolin Gruber, la 27enne ritrovata senza vita ieri pomeriggio in un boschetto tra Endingen e Bahlingen, sarebbe stata violentata e uccisa. Sono questi i primi risultati dell'esame autoptico resi noti oggi, venerdì 11 novembre 2016, dal magistrato Dieter Inhofer, durante la conferenza stampa tenuta qualche ora fa da ministero pubblico e polizia a Friburgo in Brisgovia.
La donna era uscita domenica pomeriggio per fare una corsetta. Non è più tornata a casa. Inutili gli appelli diramati dalla polizia. Dopo quattro giorni di intense ricerche, a cui hanno partecipato un centinaio di agenti, vigili del fuoco e unità cinofile con il supporto di un elicottero, Carolin è stata rinvenuta senza vita.
Come riferisce la Bild-Zeitung, che dedica al caso l'apertura del suo giornale online, si apre ora il timore che l'uccisione della donna potrebbe essere stata provocata da un serial killer. Lo scorso 16 ottobre, a una trentina di chilometri di distanza da Endingen, una studentessa 19enne è stata fatta cadere dalla sua bicicletta, violentata, uccisa e buttata nel fiume Dreisam, in un parco nei pressi dello stadio di calcio di Friburgo. Un delitto orrendo che, nelle sue dinamiche ricorda un altro caso di cronaca, quello che ha sconvolto Emmen nel luglio dello scorso anno. Una 26enne, mentre era intenta ad andare in bicicletta, fu fatta cadere e violentata. La giovane è rimasta tetraplegica.
Sulla bicicletta della 19enne di Friburgo è stata rilevata una traccia di Dna del presunto autore, mentre per il caso della 27enne sono stati effettuati dei rilievi.
In tutti i casi, come ha dichiarato Richard Kerber, capo della commissione speciale "Erle", una comparazione del DNA sarà effettuata nelle prossime ore.
Quando Carolin Gruber è uscita di casa domenica scorsa il tempo era grigio e freddo. Indossava pantaloni della tuta aderente di colore nero Leggins, una giacca della tuta di colore viola, una fascia alla testa. Il suo telefono cellulare l'ha portato con sé, ma non è stato localizzato. Il sospetto che a spegnerlo sia stato l'autore, ancora senza nome, del delitto.
