Cerca e trova immobili

REGNO UNITOBrexit: nonostante i timori la crescita continua

27.10.16 - 20:24
Il Pil è cresciuto ancora. Dello 0,5%
Brexit: nonostante i timori la crescita continua
Il Pil è cresciuto ancora. Dello 0,5%

LONDRA - La Brexit fa un po' meno paura dopo che oggi è stata annunciata una insperata crescita del Pil britannico nei tre mesi successivi al referendum del 23 giugno. E' infatti salito dello 0,5%, meglio rispetto alle previsioni degli economisti, che si erano limitati a un +0,3%, sicuri che sarebbero emerse le prime evidenti avvisaglie di un rallentamento dell'economia nazionale col rischio di scivolare verso la recessione.

Non è andata così, sebbene sia ancora lunga e tortuosa la strada per arrivare all'uscita del Regno Unito dall'Ue. Almeno per un giorno il governo di Theresa May può tirare un respiro di sollievo, anche con la notizia del colosso nipponico Nissan pronto a investire nel suo stabilimento inglese del Sunderland e a garantire migliaia di posti di lavoro.

I numeri sono stati accolti con soddisfazione dal Cancelliere dello Scacchiere, Philip Hammond, secondo cui "i fondamentali dell'economia britannica restano solidi e i dati di oggi mostrano che l'economia è flessibile". Inoltre, ha sottolineato sempre il ministro del Tesoro, il dato del Pil - che però rallenta rispetto allo 0,7% del trimestre precedente - è promettente in vista dei negoziati sul divorzio da Bruxelles.

La performance positiva è stata possibile grazie, fra l'altro, all'industria dei servizi, che nel periodo da luglio a settembre ha visto un incremento dello 0,8%, trascinato dal settore dell'intrattenimento. Ma un'altra notizia molto incoraggiante per il governo conservatore arriva dal gruppo automobilistico Nissan: ha annunciato infatti che costruirà i suoi nuovi modelli di suv, Qashqai e X-Trail, nello stabilimento del nord-est Inghilterra, assicurando così migliaia di posti di lavoro considerati in pericolo.

C'erano state infatti forti preoccupazioni da parte del colosso nipponico per i potenziali rischi legati alle conseguenze della Brexit, in particolare per l'introduzione di nuove tariffe alle esportazioni. Ma il gruppo resta intenzionato ad investire nel Regno.

La premier May ha accolto con entusiasmo l'annuncio, affermando che "è una notizia fantastica per il Paese", che resta così "open for business", col suo ruolo economico internazionale immutato. Ma non mancano le polemiche. A scatenarle una dichiarazione del 'ceo' di Nissan, Carlos Ghosn, che ha parlato di "sostegno e rassicurazioni" ricevuti dal governo di Londra.

La frase non è proprio piaciuta all'industria automobilistica e ha scatenato dubbi su un trattamento di favore per i nipponici. E' arrivata subito la smentita di Downing Street, secondo cui non c'è stato alcun "accordo speciale". Ma ne ha approfittato il Cancelliere dello Scacchiere ombra, il laburista John McDonnell, che ha accusato l'esecutivo conservatore di un "approccio caotico" anche in questo caso, come in tutta la gestione del dopo referendum, e di portare avanti una Brexit "dei banchieri", senza benefici per la gente comune.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE