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GERMANIAVoleva colpire l'aeroporto di Berlino, la colla a caldo ha fatto scattare l'arresto

11.10.16 - 14:53
Emergono nuove informazioni relative alle indagini che hanno fatto fermare il profugo siriano di 22 anni
Voleva colpire l'aeroporto di Berlino, la colla a caldo ha fatto scattare l'arresto
Emergono nuove informazioni relative alle indagini che hanno fatto fermare il profugo siriano di 22 anni

BERLINO - Il profugo siriano di 22 anni arrestato lunedì in Germania è sospettato di aver pianificato un attacco terroristico all’aeroporto di Berlino. Questo è ciò che ha rivelato nella notte di lunedì il capo dell’intelligence interna.

«Abbiamo ricevuto le informazioni dai servizi segreti, in primo luogo avrebbe voluto attaccare alcuni treni in Germania, solo nelle ultime fasi è stato preso di mira uno degli aeroporti di Berlino», ha dichiarato Hans-Georg Maassen al canale ARD.

Alcuni media tedeschi durante il fine settimana avevano indicato un aeroporto della capitale, ma fino ad ora non era mai stato confermato.

Le indagini - La polizia e gli investigatori tedeschi erano stati effettivamente informati primi di settembre dai servizi segreti che l'organizzazione dello Stato Islamico stava progettando un attacco contro un’"infrastruttura" in Germania.

Giovedì è stato individuato chi doveva occuparsi dell'attacco. La decisione di ordinare l'arresto del sospettato è stata presa venerdì, dopo che ha comprato del materiale, della colla a caldo. «Abbiamo pensato che fosse l’ultimo prodotto di cui aveva bisogno per costruire una bomba».

L'arresto grazie ai connazionali - Il siriano è riuscito a fuggire da alcuni agenti di polizia sabato a Chemnitz. Lunedì è stato fermato e consegnato alla polizia da alcuni suoi connazionali al quale aveva chiesto aiuto a Lipsia.

Uno di questi, Mohammed A., ha detto al quotidiano tedesco Bild che il sospettato aveva cercato di corromperli. «Ci ha offerto 1.000 euro e 200 dollari per farlo scappare, li aveva nel suo zaino, con un coltello», ha detto.

«Sono arrivato attraverso la rotta balcanica e sono così grato alla Germania per averci ospitati... Quindi era ovvio che avremmo chiamato la polizia».

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