«Anche se non abbiamo una confessione scritta, dobbiamo concludere che ci sia la xenofobia a fare da movente», ha dichiarato il capo della polizia
DRESDA - Due ordigni artigianali sono esplosi davanti a una moschea e un centro internazionale congressi nella tarda serata di ieri a Dresda. Lo riferisce la polizia. Le esplosioni non hanno provocato vittime.
Le autorità hanno innalzato l'allerta davanti a tutte le moschee della città.
«Anche se non abbiamo una confessione scritta, dobbiamo concludere che ci sia la xenofobia a fare da movente», ha dichiarato il capo della polizia Horst Kretschmar. «Si pensa anche a un legame con la festa dell'unità tedesca», ha aggiunto. Quest'anno, le celebrazioni per l'unificazione verranno festeggiate a Dresda nel fine settimana con le massime autorità dello Stato. Tutta la Sassonia è teatro di crescenti fenomeni di violenza a sfondo xenofobo.
«Al momento della detonazione nella moschea si trovavano l'imam con sua moglie e due figli»: lo scrive il titolo del settimanale tedesco Stern citando la polizia. Viene confermato che nessuno è rimasto ferito, precisando che la porta d'ingresso dell'edificio è stata «spinta verso l'esterno» dall'onda d'urto.
Sprengstoffanschläge: Detonationen vor Moschee und Kongressgebäude in Dresden https://t.co/tBVh9FTBuL pic.twitter.com/vA7w9toxCH
— WELT (@welt) 27 settembre 2016
So sieht der Anschlagsort am Kongresszentrum in #Dresden in der Nähe des Landtags aus: pic.twitter.com/CuJD6AdPeF
— Julischka (@Julischka_C) September 27, 2016