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STATI UNITICharlotte, la moglie dell'uomo ucciso urlava: «È disarmato»

23.09.16 - 20:04
È stato diffuso il video girato dalla moglie dell'afroamericano rimasto ucciso a Charlotte in North Carolina per mano della polizia. Nero ucciso a Baltimora
Charlotte, la moglie dell'uomo ucciso urlava: «È disarmato»
È stato diffuso il video girato dalla moglie dell'afroamericano rimasto ucciso a Charlotte in North Carolina per mano della polizia. Nero ucciso a Baltimora

CHARLOTTE - La tensione torna a montare a Charlotte e si teme per il weekend. Dopo la pace apparente della prima notte di coprifuoco nella città del North Carolina, le marce di protesta sono andate avanti chiedendo a gran voce la diffusione del video in mano alle autorità dei concitati momenti che hanno portato la polizia a sparare e uccidere l'afroamericano Keith Lamont Scott.

Perché irrompono altre immagini, quelle registrate con un cellulare dalla moglie di Scott mentre gli agenti fermavano il marito. Non sono immagini ravvicinate ma si sente la donna urlare ripetutamente: "Non sparate, è disarmato!", mentre gli agenti intimano: "Butta la pistola, butta la pistola!".

Un urlo disperato mentre scorrono fotogrammi confusi: ci sono le auto della polizia, c'è il rumore di fondo. Ma la voce della donna è chiara: "Non ha fatto nulla. Non ha una pistola, non vi farà nulla. Keith, scendi dall'auto!". Poi i colpi: "Avete sparato?". Ancora una volta non è una prova definitiva, di sicuro non sufficiente per stabilire cosa sia davvero accaduto, se Scott fosse davvero armato. C'è però l'impatto certo di quei momenti drammatici su un'opinione pubblica già provata, combattuta anche tra l'urgenza di chiedere verità e giustizia e la consapevolezza di un equilibrio troppo fragile, dopo Ferguson, dopo Baltimora, fino a Chicago e a New York.

Si muovono perciò con estrema cautela le autorità: il sindaco Jennifer Roberts invoca sì la trasparenza, afferma che è giusto mostrare quel video (che resta a suo giudizio comunque ambiguo), ma non subito. "Aspettare può essere utile", dice mentre loda il buon esito delle manifestazioni rimaste pacifiche nella notte. È quindi solo "questione di tempo", come conferma anche il capo della polizia Kerr Putney: l'intenzione è di diffondere, lo si farà eventualmente, ma è importante che venga fatto al momento giusto affinché non provochi più danni che altro.

Sono 'equilibrismi' sì, mentre si conferma il coprifuoco per l'intero weekend, a partire dalla mezzanotte fino alle sei del mattino. E si rassicura, comunicando che è stato effettuato un arresto per l'uccisione del manifestante a Charlotte, deceduto ieri dopo essere rimasto ferito nella seconda notte di proteste tra mercoledì e giovedì.

Sta di fatto che la ferita delle tensioni razziali è di nuovo aperta e sanguina, mentre mancano meno di sette settimane alle elezioni presidenziali e con i candidati impegnati nel rush finale. Lunedì il primo duello televisivo tra gli sfidanti che su Charlotte dovranno dare le loro risposte: Hillary Clinton sembra aver voluto centellinare i suoi interventi sul tema e in queste ore resta defilata, concentrata sul dibattito.

Donald Trump tenta anche lui un equilibrismo: da una parte ribadisce di essere lui il candidato per "la legge e l'ordine" ma dall'altra fa appello all'unità e non solo, parla direttamente alla comunità afroamericana, che notoriamente non costituisce il suo elettorato naturale: "Le principali vittime di queste violente manifestazioni - dice - sono i cittadini afroamericani rispettosi della legge che vivono in queste comunità e che vogliono solo crescere i loro figli in sicurezza e pace".

Nero ucciso a Baltimora - La Polizia della contea di Baltimora, in Maryland, ha ucciso un uomo di colore nel corso di una sparatoria legata ad indagini su una rapina in banca. Lo riportano le autorità locali.

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