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Il bilancio, ancora provvisorio, è di 51 morti, tra cui donne e bambini
IL CAIRO - All'indomani del tragico naufragio di un barcone di migranti al largo delle coste egiziane con un bilancio ancor provvisorio di 51 morti, tra cui donne e bambini, 163 sopravvissuti e centinaia di dispersi, arrivano le prime testimonianze.
Intanto con l'accusa di "traffico di essere umani e omicidio colposo", quattro persone sono state arrestate su ordine della procura. Tutti e quattro sono i membri dell'equipaggio della barca e uno di loro è il proprietario. Nei loro confronti è scattata la misura cautelare in carcere per 4 giorni in attesa degli esiti delle indagini. La Procura ha anche chiesto un mandato di arresto per altre cinque persone coinvolte nella tragedia.
Il barcone era "sovraccarico" e molti hanno raccontato scene di gente che cadeva in acqua, donne e bambini che affogavano. Alcuni dei sopravvissuti hanno riferito alla BBC online che la barca sarebbe stata tenuta al largo della costa per cinque giorni mentre a bordo venivano portati sempre più migranti.
E poi le crudeltà da parte dei trafficanti. Quelli che volevano indossare giubbotti avrebbero dovuto pagare un prezzo extra, oltre a quello già versato per compiere la traversata.
L'irreparabile è accaduto quando un ultimo gruppo di 150 migranti è giunto per imbarcarsi. A quel punto la nave non ha retto il peso, si è rovesciata ed è affondata.
A 24 ore da questo ennesimo dramma nel Mediterraneo le forze di sicurezza egiziane continuano a lavorare alla ricerca dei dispersi.
Ieri l'agenzia di stampa Mena aveva scritto che sul barcone erano presenti circa "600 migranti", una stima che al momento non è stata confermata dalle autorità locali. Secondo l'agenzia AP potrebbero invece esserci stati dai 250 ai 400 disperati, mentre il Sito arabo Al Ahram parla di "550".
Quelli tratti in salvo sono quasi tutti africani, in maggioranza egiziani e giovanissimi, tra minorenni e uomini sui venti anni. Ma tra i sopravvissuti vi sono anche sudanesi, somali ed eritrei.
L'imbarcazione era partita dalle coste nord dell'Egitto ed era diretta verso l'Italia, ma a circa 12 miglia nautiche a nordest di Rosetta si è rovesciata.
"La barca era di legno ed era stracolma", ha raccontato un giovane egiziano, Mahmoud Aly alla CNN, precisando di avere trascorso tutto il pomeriggio di ieri andando e venendo dai vari ospedali della zona. A bordo c'erano il cugino, che si è salvato, mentre il fratello di 24 anni è ancora dato per disperso. Insieme alla sua famiglia ha passato la notte davanti alla costa nella speranza di ricevere notizie.
ats ansa
