Cerca e trova immobili

FRANCIA«Liberare Kermiche? Un fallimento»

29.07.16 - 21:06
Il Premier francese Manuel Valls torna sui temi del momento dopo gli attacchi che hanno scosso il paese nelle ultime settimane
«Liberare Kermiche? Un fallimento»
Il Premier francese Manuel Valls torna sui temi del momento dopo gli attacchi che hanno scosso il paese nelle ultime settimane

PARIGI - Errori del sistema giudiziario, riforma del finanziamento delle moschee, polemiche politiche. In una lunga intervista a Le Monde, il Premier francese Manuel Valls ritorna sui temi che agitano la Francia in questi giorni, dopo due attacchi nel giro di due settimane.

A partire da una constatazione: la decisione di mettere Adel Kermiche in libertà vigilata con braccialetto elettronico è stata «un fallimento, bisogna riconoscerlo». Questo, aggiunge Valls, «deve portare i magistrati ad avere un approccio differente, caso per caso, tenuto conto delle pratiche di dissimulazione molto spinte dei jihadisti. Ma non sarò io che, nel disprezzo di ogni equilibrio di poteri, cadrà nella facilità di rendere i giudici responsabili di questo atto di terrorismo».

La guerra al terrore, prosegue, «sarà lunga, e conosceremo altri attentati. Ma la vinceremo. Perché la Francia ha una strategia». In cui non rientra, tiene a precisare, l'ipotesi di creare una «Guantanamo alla francese», in cui rinchiudere le persone a rischio. «Le schedature 'S' hanno per obiettivo il seguire individui, segnalati non solo per terrorismo islamico - spiega - permettono di riunire informazioni, nutrire un'inchiesta e, alla fine, di fare arresti. Ricordo che il Consiglio di Stato ha indicato il carattere incostituzionale della messa in detenzione degli schedati».

Più in generale, il Primo ministro rifiuta di rimettere in discussione i pilastri dello Stato di diritto e della democrazia, «il nostro scudo» contro le minacce dell'Isis, invitando i francesi a non cedere alle lusinghe delle «soluzioni demagogiche che danno l'illusione che si possa farla finita in qualche mese» con il pericolo delle infiltrazioni in Europa degli islamisti radicali. Non manca, in proposito, un attacco mirato all'ex presidente e leader del centrodestra Nicolas Sarkozy, che accusa il governo di non fare abbastanza in tema di sicurezza: «Certi cercano di screditare la sinistra alimentando le paure per costituirsi un capitale politico», dice Valls, accusando Sarkozy di «perdere le staffe» e «scivolare nel populismo» invece di «essere lucido di fronte alla minaccia».

Altro punto dolente, quello dei rapporti con il mondo musulmano. Serve «inventare una nuova relazione con l'Islam di Francia», dice Valls, spiegando di auspicare «in particolare, che gli imam siano formati in Francia e non altrove», e dichiarandosi «favorevole al fatto che, per un periodo da determinare, non ci possa più essere finanziamento dall'estero per la costruzione di moschee».

Affermazioni che hanno già scatenato le reazioni del centrodestra, che accusa il Premier di «ipocrisia», in primo luogo per aver «rifiutato un emendamento in questo senso» presentato dal deputato di Nizza Eric Ciotti, e poi per aver autorizzato, appena qualche mese fa, la costruzione di una moschea finanziata dall'Arabia Saudita, proprio nella città colpita dall'attacco del 14 luglio. «Se fosse coerente dovrebbe farla chiudere», scrive su Twitter Ciotti, appoggiato anche dall'ex sindaco di Nizza e oggi presidente della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra Christian Estrosi, tra i primi a criticare fortemente l'esecutivo dopo l'attentato.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE