L'iscrizione è legata al materiale che la polizia postale ha trovato sul cellulare e sul computer dell'uomo
GENOVA - Un marocchino arrestato due giorni fa in Italia per droga nell'ambito di un'inchiesta per terrorismo, è stato indagato per associazione con finalità di terrorismo.
L'iscrizione è legata al materiale che la polizia postale ha trovato sul cellulare e sul computer dell'uomo. Nelle immagini sono chiari i riferimenti all'attività jihadista. L'uomo viveva nel savonese ed era stato arrestato insieme al fratello in una inchiesta della procura distrettuale antiterrorismo di Genova.
In particolare sullo smartphone è stata trovata una foto di un uomo che indossa una cintura da cui escono alcuni cavi elettrici, come una sorta di cintura esplosiva. Nell'immagine si vede solo l'addome e non il volto del soggetto.
Sul profilo Facebook, invece, sono stati pubblicati due video ritenuti interessanti dagli inquirenti. In uno si vede uno jihadista che parla in arabo e poi incendia tre fantocci. Nell'altro, definito come ambiguo, si vede un aereo che rappresenta il ramadan, il mese di preghiera e digiuno per i musulmani, effettuare un viaggio in cui vengono fatti vedere ai passeggeri i monumenti simboli delle maggiori capitali europee e non solo: dalla Torre Eiffel al Colosseo, passando per le piramidi d'Egitto.
Gli inquirenti stanno adesso esaminando cellulari e computer del fratello dell'indagato, anche lui arrestato nella stessa operazione per reati legati agli stupefacenti.