Diverse associazioni contro la violenza sulle donne hanno criticato la norma
ISTANBUL - Una nuova normativa, appena pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, rende possibile in Turchia la castrazione chimica per gli uomini condannati per violenza sessuale. Lo riporta il quotidiano Hurriyet, specificando che la legge non richiede un parere del violentatore ma prevede che a decidere sia il tribunale, dopo una perizia medica.
Nel caso in cui i condannati non si sottopongano interamente al trattamento, la loro pena verrà aumentata. Diverse associazioni contro la violenza sulle donne hanno criticato la norma, definendola un gesto di "vendetta" che non serve a risolvere il problema alla radice.
La nuova normativa prevede anche che, dopo aver scontato la pena, ai condannati sia vietato risiedere e circolare nella zona dove vivono o lavorano le loro vittime, oltre che essere impiegati in contesti che includano minori.