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FRANCIARouen: l'attentatore aveva il braccialetto elettronico

26.07.16 - 14:33
Era stato condannato nel 2015 per un tentativo di arruolamento nella jihad in Siria
Rouen: l'attentatore aveva il braccialetto elettronico
Era stato condannato nel 2015 per un tentativo di arruolamento nella jihad in Siria

PARIGI - Uno dei due assalitori di Saint-Etienne-de-Rouvray, in Normandia, era stato condannato nel 2015 per un tentativo di arruolamento nella jihad in Siria. Non ci riuscì e venne fermato alla frontiera turca: è quanto riferiscono fonti di polizia citate da diversi media francesi.

Aveva scontato un anno di prigione ed era stato liberato il 22 marzo. «Era stato liberato e posto sotto sorveglianza con il braccialetto elettronico. La procura antiterrorismo aveva fatto appello contro questa decisione». Poteva uscire di casa ogni giorni dalle 8:30 alle 12:30. Informazioni che devono ancora trovare l'ufficiale conferma delle autorità francesi.

«Siamo davanti a un'organizzazione terroristica, l'Isis, che ci ha dichiarato guerra. Dobbiamo condurre questa guerra con tutti i mezzi»: lo ha detto il presidente, Francois Hollande, nella sua dichiarazione alla stampa da Saint-Etienne-du-Rouvray. «Nel rispetto del diritto (...) Siamo una democrazia», ha poi aggiunto Hollande.

La rivendicazione - Lo stato islamico ha rivendicato l'attacco a Rouen, in Normandia, affermando che è stato compiuto da due 'soldati' del gruppo. Lo riferisce l'agenzia Aamaq.

Il testo della rivendicazione dell'Isis, diffusa da Aamaq, recita: «Una fonte di sicurezza all'agenzia Aamaq (afferma che) i due esecutori dell'attacco alla chiesa in Normandia in Francia sono due soldati dello Stato islamico. E hanno eseguito l'operazione in risposta agli appelli di prendere di mira i paesi della Coalizione crociata».

«Preghiamo per le vittime» - «Siamo sconvolti per l'attacco odierno perpetrato in una chiesa nella Francia settentrionale e per la decapitazione a sangue freddo di un sacerdote». Lo affermano in un comunicato le Chiese della Terra Santa.

«Esprimiamo la nostra solidarietà alla Chiesa di Francia per l'uccisione di uno dei suoi sacerdoti, così come preghiamo per tutte le vittime ed esprimiamo solidarietà alle loro famiglie».

Compito dei fedeli, si legge ancora nel comunicato, è di pregare l'Onnipotente affinché «ispiri i leader mondiali ad agire con saggezza e a sradicare con decisione il terrorismo assieme con le sue cause in tutte le Regioni che oggi soffrono di questa piaga. Dalla Terra Santa eleviamo la nostra voce - affermano infine i leader delle Chiese locali - affinché cessi l'uso della violenza in nome della religione e che anzi la religione serva a promuovere il mutuo rispetto e la comprensione fra le Nazioni».

Sarkozy: «È guerra»: «È guerra, non c'è altra scelta che combatterla e vincerla. Oggi dobbiamo cambiare tutta la strategia della nostra risposta»: lo ha detto l'ex presidente francese e capo dell'opposizione di destra, Nicolas Sarkozy, nel suo messaggio solenne alla nazione dopo l'attentato rivendicato dall'Isis contro la chiesa di Saint-Etienne-de-Rouvray, in Normandia.

«Il nostro nemico non ha limiti, non ha morale, non ha tabù», ha aggiunto Sarkozy, chiedendo al governo di adottare subito le misure proposte dal suo partito, Les Républicains.

Già dopo la strage di dieci giorni fa a Nizza Sarkozy aveva illustrato il suo arsenale di misure contro il terrorismo. Tra queste, sanzioni per chi consulta siti jihadisti, espulsione degli stranieri a rischio radicalizzazione schedati con la lettera 'S' e braccialetto elettronico per quelli con passaporto francese. Nel piano di Sarkozy ci sarebbe anche l'isolamento per chi sconta pene detentive per reati legati al fondamentalismo.

Papa: «Dio ispiri pensieri di riconciliazione» - «Il Signore ispiri a tutti pensieri di riconciliazione e fraternità in questa nuova prova». Lo dice il Papa in un telegramma, a firma del Segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin, inviato all'arcivescovo di Rouen, mons. Dominique Lebrun, dopo l'attacco terroristico a Saint-Étienne-du-Rouvray a Rouen, in Francia.

«Il Santo Padre è particolarmente turbato - si legge nel messaggio - per il fatto che quest'atto di violenza sia avvenuto in una chiesa durante una messa, liturgia che implora Dio per dare la sua pace nel mondo».

«Sua Santità Papa Francesco - si legge ancora nel messaggio di cordoglio all'arcivescovo di Rouen - assicura la sua vicinanza spirituale e si associa alla preghiera e alla sofferenza delle famiglie, e al dolore della parrocchia e della diocesi di Rouen. Invoca Dio Padre di misericordia, affinché accolga padre Jacques Hamel nella pace della sua luce e affinché porti conforto alle persone ferite». 

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