Imbarazzo al ministero dell'interno. Il 27enne siriano avrebbe dovuto essere espulso verso la Bulgaria e aveva ricevuto due decreti di espulsione. Vacilla il mito della «Gemütlichkeit» tedesca
BERLINO - Würzburg e poi Ansbach. I due episodi che gettano terrore in tutta la Germania rendono meno «fantastica» la Franconia, regione storica parte dell'odierno Land della Baviera.
A cantare «Franconia fantastica», tra l'altro riprendendo il ritornello dell'inno italiano, sono infatti i tifosi della squadra di calcio del Norimberga, città nel cuore di un Paese, la Germania, che ha fatto della «Gemütlichkeit» (l'affabilità, la cordialità) la sua bandiera e dove, fino a poco tempo fa ci si sentiva abbastanza sicuri. Infatti, chi avrebbe mai pensato, che in una cittadina come Ansbach, 40mila abitanti e sconosciuta ai più, potesse accadere un fatto del genere?
Nella tarda serata di ieri sera l'esplosione nel capoluogo della Media Franconia era stata pubblicata sul sito della Bayerische Rundunk tra le notizie secondarie. Inizialmente si pensava infatti ad una fuga di gas.
Invece ad esplodere è stato un ordigno proprio nei pressi dell'entrata ad un festival musicale a cui partecipavano 2.500 persone, portato in spalla da un 27enne siriano che due anni fa, giunto in Germania, aveva chiesto asilo politico. L'esplosione si è verificata in strada, davanti ad un ristorante del centro cittadino, «nei pressi di un festival musicale», un concerto open-air chiamato «Ansbach Open», «Ansbach aperta», interrotto dopo l'attentato.
Il bilancio è di un morto, il presunto attentatore, e 12 feriti, di cui in parte in modo grave.
Il ministero dell'Interno della Baviera Joachim Herrmann (CSU) in una conferenza stampa tenutasi questa mattina, ha dichiarato che il presunto autore dell'esplosione avrebbe avuto l'intenzione di «impedire» lo svolgimento del festival. Ha inoltre dichiarato che l'intenzione di uccidere dimostrerebbe la matrice islamista di questo attentato.
Al 27enne non era stato riconosciuto lo statuto di rifugiato un anno fa, ma continuava a vivere in Germania. Il siriano avrebbe tentato già due volte di togliersi la vita e si dice soffrisse di turbe psichiche.
Il siriano avrebbe ricevuto per due volte il decreto di espulsione. L'uomo avrebbe dovuto essere espulso dalla Germania e trasferito in Bulgaria. Lo ha dichiarato un portavoce del Ministero dell'Interno tedesco a Berlino. «Non posso dirvi al momento come mai questa espulsione non sia stata eseguita», ha aggiunto. Le espulsioni sono di competenza dei Länder.