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L'assalitore era stato oggetto di bullismo da parte dei suoi compagni di classe nel 2012 e aveva problemi di sociopatia
MONACO - Dietro la strage di Monaco «non c'è nessuna motivazione politica o spinta dall'estero». È quanto viene puntualizzato in una conferenza stampa della Polizia criminale di Monaco.
Nel pc di Ali Somboly è stato trovata una copia del manifesto di Breivik, l'assassino di Utoya. il giovane attentatore di Monaco, si era anche recato a Winnenden, nei pressi di Stoccarda, dove nel 2009 uno studente 17enne uccise 15 persone in una scuola. Nel pc dell'attentatore di Monaco sono state trovate foto del posto.
Sempre stando alle autorità, le vittime erano prevalentemente di origine straniera e non tedesca. Solo due erano tedesche. Altre due erano turchi con passaporto tedesco, un ungherese, un turco, un greco, un kosovaro e un apolide.
Lo rivela la polizia criminale della Baviera. I feriti della strage sono 35. Una decina versano in gravi condizioni.
Nessuna delle vittime di Ali Sonboly era nella sua stessa classe in un liceo tecnico. Lo afferma il procuratore capo di Monaco, sottolineando che «nessuna informazione verrà negata alla stampa sul caso».
L'attentatore di Monaco non ha scelto «specificamente» le sue vittime, ma programmava la strage dalla scorsa estate.
L'assalitore, ha aggiunto il procuratore di Monaco Steinkraus-Koch, era stato oggetto di bullismo da parte dei suoi compagni di classe nel 2012. Nel 2015, poi, il ragazzo era stato ricoverato in una struttura sanitaria per problemi di sociopatia e difficoltà relazionali.
Ali Sonboly aveva scritto un "manifesto", una specie di testamento. La polizia ha confermato che nell'appartamento dove il diciottenne viveva con la famiglia sono state trovate ricette e diagnosi di trattamenti sanitari psichiatrici legati a crisi di ansia e disordini psichiatrici.
