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LIBIASirte, guardie petrolifere strappano un centro all'Isis

30.05.16 - 22:13
Negli scontri le Guardie petrolifere hanno perso cinque uomini e lamentato 18 feriti
Sirte, guardie petrolifere strappano un centro all'Isis
Negli scontri le Guardie petrolifere hanno perso cinque uomini e lamentato 18 feriti

SIRTE - L'operazione per la conquista di Sirte, la roccaforte dello Stato islamico (Isis) in Libia, nelle ultime ore ha avuto un'accelerazione da est dove sono entrate in azione le "Pfg", le Guardie delle installazioni petrolifere al comando di un capo-milizia semi-indipendente.

Almeno secondo annunci ufficiali giunti nel tardo pomeriggio, le Pfg hanno conquistato Ben Jawad, un centro da gennaio controllato dall'Isis circa 160 km a est di Sirte, e avanzano verso Nawfaliyah, una trentina di chilometri più a ovest. Negli scontri le Guardie petrolifere hanno perso cinque uomini e lamentato 18 feriti.

Si tratta di un bilancio meno cruento dei 79 "martiri" che dal 5 maggio, giorno di inizio della loro operazione, hanno perso le milizie di Misurata che muovono da ovest verso Sirte per dichiarato conto del governo di unità nazionale del premier Fayez Al Sarraj e da sabato si dicono attestate a una quindicina di chilometri dal centro della città.

Meno chiaro è invece l'allineamento 'politico' delle Pfg, la cui forza è stata stimata in 27 mila uomini dall'Independent e il cui scopo sarebbe solo quello di proteggere la "mezzaluna petrolifera" che inizia con i terminal di Sidra e Ras Lanuf, 30 chilometri a est di Ben Jawad: il suo capo, Ibrahim Jadhran, è sempre stato considerato un avversario di Khalifa Haftar, il comandante dell forze armate di Tobruk; tre settimane fa il Libya Herald aveva segnalato un suo accordo con il generale per la presa di Sirte ma lo stesso sito ora scrive che le Pfg "sostengono" il governo di Sarraj.

L'Herald però cita una "fonte vicina" a Jadhran per avvertire che le Guardie non permetteranno alle forze di Misurata impegnate nella liberazione di Sirte da ovest di spingersi a est oltre Nawfaliyah e Ben Jawad. Inoltre un portavoce dell'operazione condotta da ovest (quella filo-Sarraj condotta dalle milizie di Misurata) sabato in dichiarazioni all'agenzia di stampa italiana Ansa ha ammesso che non c'è coordinamento con Jadhran.

Comunque la tenaglia attorno a Sirte e all'Isis si sta stringendo e lo Stato islamico, cui vengono attribuiti circa 5.000 uomini, vede restringersi la sua zona d'influenza costiera: a inizio mese era arrivato a controllare cinque centri su una fascia di lunga oltre 300 km in linea d'aria ad est e ovest di Sirte (dall'avamposto di Abu Grein a Ben Jawad, traslitterabile anche "Ben Giauad"). Le riconquista dell'avamposto di Abu Grein il 17 maggio da parte dell'operazione "Albinyan Almarsous" (Solida Struttura) delle forze dichiaratamente filo-Sarraj e ora questa quella delle ultime ore di Ben Jawad e forse Nawfaliyah da parte delle Pfg di Jadhran, lasciano allo stato islamico un fascia di meno 140 km tra Sirte e Harawa.
 
 

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