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CINA«Bianco è più bello». Ritirato lo spot del detersivo "razzista"

30.05.16 - 14:50
La ditta produttrice, Shanghai Leishang Comestics, si è scusata
«Bianco è più bello». Ritirato lo spot del detersivo "razzista"
La ditta produttrice, Shanghai Leishang Comestics, si è scusata

PECHINO - Bianco è più bello e desiderabile. Questo è il messaggio che sembra voler lanciare lo spot del detersivo cinese Qiaobi. Da qui all’accusa di razzismo il passo è breve.

Il filmato è diventato virale e ha fatto discutere in tutto il mondo. Nel video si vede una giovane cinese che, ammiccante, mette nella lavatrice un imbianchino di carnagione scura in modo che dopo il lavaggio esca come un cinese lindo e pulito, con una maglietta bianchissima.

Il video, online e nei cinema da marzo, è stato ritirato. Il caso è nato quando è apparso su un canale internazionale. In Cina non si era alzata nessuna obiezione.

Come riporta La Stampa, l’azienda produttrice, la ShanghaiLeishangComestics, si è scusata «per aver ferito i sentimenti degli africani», ma ritiene che i media abbiano amplificato l’effetto. Il vicepresidente della compagnia Li Jun, che ha in carico proprio il brand Qiaobi, ha spiegato che l'idea della pubblicità era l'uso di un «aspetto comico aggiungendo un'esagerazione artistica. Non c'era alcun intento discriminatorio. Ci facciamo carico di ogni responsabilità chiedendo scusa a quanti si sono sentiti offesi».

Il punto - Il momento del mea culpa e della riflessione obbliga a una maggiore "sensibilità razziale": le polemiche e l'indignazione seguite alla pubblicità virale del detersivo Qiaobi, in Cina e nel mondo, ha lasciato il segno.

Il ragazzo nero trasformato in un coetaneo cinese di bella presenza grazie al lavaggio in lavatrice con il detergente miracoloso ha spinto oggi i quotidiani tra editoriali, commenti e semplici articoli, spesso in prima pagina, ad auspicare in via esplicita il rafforzamento delle leggi antidiscriminazione e a una più stringente educazione sulla sensibilità razziale.

Su Weibo, il Twitter cinese, i commenti di critica dello spot si sono moltiplicati in pochissimo tempo e a nulla sono valse le scuse di Leishang Cosmetics, società produttrice del detersivo con sede a Shanghai, diffuse in una nota sul microblogging, mentre l'hastag #controversia causata da un detersivo per lavatrice# ha raccolto tre milioni di commenti in poco tempo.

Secondo la legge che disciplina la pubblicità, aggiornata lo scorso anno, qualsiasi messaggio che suggerisca discriminazione di nazionalità, razziale, religiosa e di genere è proibita. Le violazioni comportano anche pesanti conseguenze.
 
 

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