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FRANCIAMedaglia per KungFuCop... e lui scoppia in lacrime

23.05.16 - 13:00
Il poliziotto aggredito durante una manifestazione a Parigi ha avuto un riconoscimento per la compostezza dimostrata durante l'attacco
Medaglia per KungFuCop... e lui scoppia in lacrime
Il poliziotto aggredito durante una manifestazione a Parigi ha avuto un riconoscimento per la compostezza dimostrata durante l'attacco

PARIGI - La compostezza e la professionalità dimostrate durante una violenta aggressione subita durante una manifestazione per mano di alcuni teppisti hanno ricevuto le lodi e l’ammirazione di tutti. Il video del sua faccia a faccia con un manifestante è stato visto quasi 10 milioni di volte. È diventato un vero eroe sul web, Kevin Philippy, assistente di sicurezza a Parigi che sabato mattina ha ricevuto una medaglia d'oro per la Sicurezza Nazionale. È stato Bernard Cazeneuve in persona a consegnargli il premio. Quattro altri poliziotti e gendarmi, tra questi anche il collega che era con lui a bordo del veicolo dato alle fiamme, sono stati ugualmente decorati.

Sulle strade - Dopo la commovente cerimonia di consegna KungFuCop, così è stato soprannominato sul web, ha parlato per la prima volta in una conferenza stampa: «Io non sono l'unico che deve essere sostenuto, ci sono altri colleghi che sono per le strade e prendono più colpi di me, sono loro eroi, non io». Ai microfono di RTL, il 29enne ha assicurato che non ha risentimento nei confronti dei suoi aggressori: «Io davvero non provo odio nei loro confronti, sono in pace».

Con lucidità Philippy ha anche osservato come tutto sarebbe potuto andare diversamente: «Se avessi estratto la mia pistola o se avessi picchiato qualcuno cosa sarebbe successo? Credo che sarei passato da eroe a uno zero. Non sarei stato qui a parlare con voi, la mia carriera sarebbe potuta finire».

Il processo - Il giovane, che era al termine del suo contratto di 5 anni come assistente di sicurezza, è stato ufficialmente integrato nella polizia, riporta francetvinfo.fr. I quattro presunti aggressori sono stati accusati di «tentato omicidio volontario». Gli avvocati degli imputati credono che questo caso sia stato «fabbricato per soddisfare i sindacati di polizia», scrive Le Monde. «Sono sbalordito dal fatto che la Procura abbia coraggio di avviare questa procedura. Nei documenti a disposizione ci sono solo video e foto, dai quali non è possibile identificare i responsabili», si indigna Antoine Comte, difensore di uno dei presunti responsabili.

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