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CAMBOGIAGiustizia per Sambo l'elefante che portava i turisti al tempio

28.04.16 - 06:27
L'animale è stramazzato al suolo per il caldo: una petizione di già 30mila firme invoca l'apertura di un'indagine
Giustizia per Sambo l'elefante che portava i turisti al tempio
L'animale è stramazzato al suolo per il caldo: una petizione di già 30mila firme invoca l'apertura di un'indagine

ANGKOR - L'hanno guardato mentre piano piano si sdraiava lì, sopra la sabbia: la figura imponente diventata ormai carcassa. Immobili, increduli, senza parole: uomini e bambini gli si sono fatti intorno, come nell'attesa che si alzasse. Ma Sambo era ormai morto: collassato subito dopo aver accompagnato al tempio di Angkor, Cambogia, un paio di turisti.

Quaranta minuti di tragitto nell'afa dei 40 gradi, senza vento ad alleviare il caldo. Non erano certo condizioni estreme per quell'animale, femmina di elefante di 45 anni: che da quindici trasportava la gente sulla groppa, uno alla volta come l'altro giorno oppure due, per conto dell'Angkor Elephant Company. In queste ore sotto accusa: condannata virtualmente per le condizioni precarie in cui avrebbe tenuto Sambo.

Non contenti di lanciare strali senza aver certezza, i detrattori hanno deciso di chiedere alla magistratura l'avvio di un'indagine per attribuire colpe o almeno responsabilità. La commozione suscitata in Facebook, dove sono state pubblicate le immagini di Sambo senza vita, ha permesso di raccogliere facilmente 30mila firme:  di persone indignate non solo per la fine dell'animale, ma anche per la «crudeltà» con cui è stato abbandonato a lungo per terra, trasformandolo in una macabra «attrazione per i turisti».

Capo dell'Elephant Valley Project, Jack Highwood ha segnalato la necessità di regolamentare le condizioni di vita degli elefanti in Cambogia, dove sono peraltro fondamentali per l'economia e il turismo. «Ci dispiace molto averla persa», ha commentato solo il manager Oan Kiri.

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