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Inoltre a Giulio Regeni furono rotte 7 costole, come rileva l’autopsia effettuata al Cairo
IL CAIRO - L’omicidio del giovane studente in Egitto non ha lasciato indifferente nemmeno la stampa d’oltre oceano, come il New York Times, che parla di assassinio politico. Stando a quanto raccontato dal giornale, la sera del 25 gennaio il ragazzo fu sequestrato dagli agenti della polizia.
Immagini - Le immagini, consegnate dalle autorità egiziane agli investigatori italiani, della telecamera di sorveglianza posizionata nel luogo dove sarebbe avvenuto il fatto non hanno rivelato niente di concreto.
Testimone - Un testimone, interrogato dall’ambasciata italiana negli scorsi giorni, come riportato da Repubblica, avrebbe riconosciuto alcuni agenti, che qualche giorno prima avevano visitato la palazzina dove viveva Giulio Regeni, ma senza trovarlo, e con i quali il giovane studente avrebbe avuto a che fare durante l’arresto.
Autopsia - Secondo alcune informazioni “trafugate” dal referto dell’autopsia del Cairo, che non avrebbe voluto far emergere il documento, Giulio Regeni avrebbe riportato «sette costole rotte, segni di scosse elettriche sui genitali, lesioni traumatiche e tagli da lame affilate su tutto il corpo, lividi e abrasioni e anche un’emorragia cerebrale». Per domani mattina è attesa anche l’autopsia dalla parte italiana.
Le ricerche continuano - La sua professoressa della tesi, Maha Abdelrahman, fatta arrivare direttamente dal Regno Unito, è stata sentita dagli inquirenti, che le hanno chiesto maggiori chiarimenti sulle ricerche che Giulio stava conducendo.
