Secondo i due siriani è stato l'uomo ad organizzare il viaggio e a guidare il barcone
ISTANBUL - Alla prima udienza del processo in Turchia per il naufragio nell'Egeo in cui morì il piccolo Alan Kurdi (nome come Aylan in un primo momento), i due presunti scafisti siriani imputati si sono dichiarati innocenti, accusando il padre del bimbo, Abdullah, di aver organizzato il viaggio e guidato il barcone poi affondato. Lo riporta l'agenzia di stampa Dogan.
Nell'incidente erano morti anche il fratellino di Alan, Galip, la madre Rehan e altre due persone. La procura ha chiesto 35 anni per ciascuno dei due accusati, Muwafaka Alabash e Asem Alfrhad.