L'attacco fu sferrato a fine gennaio in un centro di accoglienza di Villingen-Schwenningen
BERLINO - Quattro uomini sono stati fermati in relazione al lancio della bomba a mano non esplosa a fine gennaio in un centro di accoglienza di Villingen-Schwenningen, nel Baden-Würrtemberg, a una trentina di chilometri dal confine con la Svizzera. Per tre di loro è stato emesso un mandato di arresto. Ma la motivazione dell'azione criminale non va ricercata nell'odio verso i profughi. Lo ha reso noto la polizia, che ha specificato che i fermati sono in prevalenza di origine est-europea.
I tre colpiti dal mandato di arresto hanno 23, 27 e 37 anni. La polizia, pur non fornendo dettagli sulle motivazioni per non interferire con le indagini ancora in corso, ha fatto sapere che "la causa è da ricercare nei conflitti fra le imprese di sicurezza nell'area".
La bomba a mano era stata lanciata nel recinto di una ex caserma di Villingen-Schwenningen adibita a centro di accoglienza per profughi, ma era caduta a pochi metri dal container che ospitava gli uomini del servizio di sicurezza privato.